Il piano segreto arabo per sostituire Abu Mazen

28 Maggio 2016

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C’è un piano segreto arabo per sostituire Abu Mazen alla guida della Autorità Nazionale Palestinese (ANP). A rivelarlo è una inchiesta di Middle East Eye che svela come Emirati Arabi Uniti, Egitto e Giordania stiano lavorando per sostituire Abu Mazen (Mahmoud Abbas) con Mohammed Dahlan, suo rivale e ex leader di Fatah a Gaza ora esiliato negli EAU.

Secondo quanto scrive Middle East Eye che cita fonti giordane e palestinesi, sarebbero gli Emirati Arabi Uniti a spingere in particolare per sostituire il vecchio Abu Mazen con Mohammed Dahlan, tutto questo con questo con un piano in pochi punti:

1. unire e rafforzare Fatah per le prossime elezioni che li vedranno contrapposti ad Hamas

2. indebolire Hamas

3. concludere un accordo di pace con Israele e con l’appoggio degli Stati Arabi

4. prendere il controllo delle istituzioni palestinesi che Abu Mazen ha portato al collasso, di Fatah e della OLP

5. enfatizzare il ritorno di Mohammed Dahlan al fine di prendere il controllo di Fatah e della ANP

Uno dei principali fautori del piano sarebbe Mohammed bin Zayed, principe ereditario di Abu Dhabi, il quale si sarebbe già consultato anche con il Governo israeliano. Lo stesso principe Mohammed bin Zayed sarebbe arrivato a chiedere l’arresto di Abu Mazen e il divieto di entrare in Giordania, da dove poi il capo della ANP vola in tutto il mondo. La Giordania per il momento si sarebbe opposta alla richiesta di Mohammed bin Zayed ma sembra che stia valutando attentamente il piano del principe arabo, così come sta facendo l’Egitto. Una fonte egiziana ha confermato a MEE l’esistenza del piano contro Abu Mazen.

Non sappiamo chiaramente se le indiscrezioni diffuse da Middle East Eye corrispondano a verità, ma tutto questo è altamente plausibile visto anche la crescente collaborazione tra gli Emirati Arabi Uniti e Israele e la ormai decennale presenza di Abu Mazen alla guida della ANP senza che ci fossero elezioni di qualche tipo. Fonti egiziane ci dicono che anche l’Egitto sarebbe favorevole al piano del principe emiratino ma che la Giordania si è detta titubante e sta prendendo tempo. Non è chiara la posizione dell’Arabia Saudita che però in questo momento non appare particolarmente vicina ad Abu Mazen e che ha tutto l’interesse a migliorare le relazioni con Israele.

Redazione

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