Iran (Rights Reporter) – L’Agenzia Atomica Internazionale (AIEA) non può entrare in tutti i siti iraniani ma può avere accesso solo alle centrali nucleari elencate nell’accordo sul nucleare iraniano. E’ questo il sunto delle dichiarazioni del Ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif.

Parlando da Sochi, in Russia, Zarif ha così risposto alle richieste avanzate dagli Stati Uniti all’Agenzia Atomica Internazionale in merito al potenziamento dei controlli anche nelle basi militari in Iran al fine di controllare che non ci siano programmi segreti o che nelle basi militari iraniane non si conducano esperimenti vietati dall’accordo sul nucleare iraniano. Secondo Zarif la richiesta americana è illegittima e mira unicamente a «ficcare il naso nella difesa iraniana».

In realtà il Ministro degli Esteri iraniano ha formalmente ragione. Secondo quanto stabilito dall’accordo sul nucleare iraniano gli ispettori della AIEA non possono avere accesso né alle basi militari né a eventuali siti sospetti non compresi in quelli elencati nell’accordo. E’ un enorme limite alle ispezioni e ai controlli voluto proprio dall’Iran come condizione per firmare l’accordo e accettato dalle grandi potenze (5+1) per poter chiudere quell’assurdo suicidio.

La settimana scorsa era stata l’inviata americana alle Nazioni Unite, Nikki Haley, a chiedere all’Onu di autorizzare l’ingresso degli ispettori della AIEA anche nei complessi militari e in quelli sospettati di portare avanti il programma nucleare, richiesta prontamente respinta in quanto non conforme agli accordi presi con il trattato del 2015. L’Amministrazione Trump ritiene che questo sia un limite ai controlli del tutto inaccettabile anche perché formalmente impedisce di controllare il programma balistico iraniano e il rischio di ritrovarsi con un nuovo caso nordcoreano è molto forte.

Il problema però è proprio quell’assurdo accordo ormai firmato e dal quale è quasi impossibile recedere senza scatenare le reazioni di mezzo mondo. Per assurdo sarebbero gli Stati Uniti e non l’Iran a violare il Diritto Internazionale. E’ un cane che si morde la coda.

Ora il rischio che la parabola iraniana segua di pari passo quella nordcoreana è molto forte. E’ impossibile controllare il programma balistico iraniano, è impossibile accedere a siti sensibili inseriti (deliberatamente) all’interno di strutture militari in quanto l’accordo sul nucleare iraniano non contempla questa possibilità. In sostanza gli ispettori della AIEA hanno accesso solo ai siti che vogliono gli iraniani. E se qualcuno crede che in Iran non stiano lavorando ancora al loro programma nucleare allora il mondo ha davvero qualche problema.