In una intervista esclusiva rilasciata oggi alla radio-televisione iraniana IRIB il capo dell’agenzia atomica iraniana (AEOI), Ali Akbar Salehi, annuncia che in caso di ripresa delle sanzioni USA contro Teheran gli iraniani potrebbero riprendere l’arricchimento dell’uranio al 20% in soli cinque giorni.
Il capo della AEOI dice che tutti gli ufficiali iraniani di alto rango, compreso il Presidente Hassam Rouhani, sono stati informati delle capacità tecniche dell’Agenzia Atomica iraniana. Poi aggiunge un particolare molto interessante che riguarda la struttura di Fordo e che ci aiuta a capire ulteriormente quanto fosse concepito male l’accordo sul nucleare iraniano. «L’Iran ha applicato alcune modifiche al suo programma nucleare quando nel 2015 si è raggiunto un accordo con la comunità internazionale» ha detto Ali Akbar Salehi «tuttavia le modifiche applicate a Fordo nel contesto di questo accordo sono state concepite per permettere il ritorno all’arricchimento dell’uranio al 20% in appena cinque giorni». Tradotto, l’accordo prevedeva misure restrittive ma non così restrittive da non permettere un veloce ritorno alle condizioni precedenti all’accordo stesso.
In una recente dichiarazione a commento della minaccia americana di restaurare alcune sanzioni all’Iran a causa del suo programma balistico, il Presidente iraniano Hassan Rouhani aveva avvisato che Teheran avrebbe potuto tornare alla situazione pre-accordo in poche ore, una dichiarazione confermata ora dall’intervista del capo dell’Agenzia Nucleare iraniana, il che lascia trapelare tutta la debolezza di quell’accordo fortemente voluto dal Presidente Obama e da Federica Mogherini che ha pure il coraggio di farne un vanto.
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