Quando si tratta di garantire la propria sicurezza Israele non scherza, soprattutto quando si parla del complicatissimo fronte nord. Ieri un alto funzionario della difesa israeliana attraverso la TV israeliana Channel 10 ha fatto avere ad Assad un messaggio inequivocabile: «se militari siriani o di altre formazioni armate riconducibili alla Siria o, peggio, all’Iran entreranno nella zona cuscinetto saranno considerati legittimi target».

Israele oltre ad aver fortemente potenziato il proprio schieramento con artiglieria pesante e mezzi corazzati ha schierato sul fronte nord diverse unità del Combat Intelligence Corps con il compito di monitorare e prevenire infiltrazioni nemiche nella buffer zone stabilita dagli accordi di cessate il fuoco del 1974.

forze onu golan
Forze ONU rientrano nel Golan a presidio della buffer zone

«L’accordo di cessate il fuoco del 1974 con la Siria è la base per qualsiasi nostra futura azione volta a garantire la sicurezza di Israele, soprattutto dopo che le truppe siriane e i loro alleati sono tornate al confine» ha detto l’alto funzionario a Channel 10 «qualsiasi elemento armato entri nella zona cuscinetto sarà quindi attaccato» ha poi concluso il funzionario.

Proprio in queste ore funzionari e personale delle Nazioni Unite stanno riprendendo il loro posto nella zona cuscinetto dopo che nei mesi scorsi erano stati costretti ad abbandonare le loro postazioni di controllo a causa di “casuali” attacchi da parte delle diverse forze in conflitto. Il loro compito sarà anche quello di garantire assistenza alle migliaia di siriani in fuga dai combattimenti che ritengono la zona di confine tra Siria e Israele come la più sicura.