A Joe Biden non importa nulla se l’Iran arriva alla bomba

11 Febbraio 2022

L’Iran sarebbe a poche settimane dall’avere abbastanza materiale fissile per produrre un ordigno atomico e farlo detonare come test.

È questo la shoccante (si fa per dire) rivelazione che i negoziatori hanno fatto ai senatori americani in un briefing a porte chiuse svoltosi la scorsa settimana.

A parte che c’è poco di shoccante in una notizia ormai nota da mesi che magari farà bene per i titoli ma non per la causa comune che è quella di non far arrivare l’Iran alla bomba atomica.

Poi, secondo quanto riporta Politico.com mentre gli Ayatollah corrono verso la bomba, i legislatori americani democratici si preoccupano solo di non fare brutta figura e quindi di concludere un accordo con Teheran ad ogni costo, anche al prezzo di concludere un accordo peggiore del famigerato JCPOA concluso da Obama.

Il presidente del Senato per le relazioni estere Bob Menendez si chiede quale tipo di accordo stiano trattando i negoziatori americani a Vienna.

«Non credo che i negoziatori sappiano esattamente cosa significhi rientrare [nell’accordo]. Qual è l’accordo? È esattamente com’era? È diverso? Se é cosi, come? Cosa diamo?» ha detto Menendez prima di invitare i negoziatori ad andarsene.

Il problema però è che i democratici americani voglio un accordo a tutti i costi e più di tutti lo vuole il Presidente Joe Biden che non vuole fare una brutta figura davanti al mondo.

A Biden non interessano le metodologie per impedire agli Ayatollah di avere una bomba, o se avranno una bomba, lui vuole solo intestarsi il rientro degli Stati Uniti nel JCPOA.

Il senatore della Florida Marco Rubio, capo repubblicano del comitato di intelligence, ha detto che l’unico accordo possibile con gli Ayatollah sarà un “accordo al ribasso” e quindi negativo.

«Temo che l’amministrazione voglia un accordo così tanto da accettarne uno davvero pericoloso» ha detto Rubio alla stampa.

L’Amministrazione Biden è convinta che l’unico modo per fermare la corsa iraniana verso la bomba sia resuscitare il vecchio accordo o farne uno nuovo. Lo conferma il senatore democratico Chris Murphy tanto da dare l’impressione che Biden non esplori nessun’altra soluzione, né quella militare né quella di aumentare le sanzioni verso l’Iran.

«L’unico modo per fermare il programma nucleare iraniano è quello di far risorgere in qualche modo l’accordo del 2015. L’accordo poneva limiti alla capacità dell’Iran di portare avanti le sue attività nucleari» sostiene Murphy.

«La valutazione di dove si trovi il programma nucleare iraniano, in questo momento, è decisamente spaventosa», ha detto ancora Murphy sostenendo che chiunque pensasse di andare avanti con lo schema “sanzioni – sabotaggi – omicidi” senza cercare un accordo con l’Iran è praticamente un pazzo.

In sostanza i Democratici americani sostengono che l’unico modo per fermare l’Iran sia quello di piegarsi ai ricatti di Teheran, giusto per dare al Presidente Biden la possibilità di dire che ha fermato la corsa iraniana alla bomba. Una bugia, naturalmente. A Biden non interessa nulla se l’Iran arriva alla bomba, a lui interessa solo fare una bella figura con gli elettori democratici. E Israele vada a quel paese.

Maurizia De Groot Vos

Italo-Israeliana, Analista senior per il Medio Oriente. Detesta i social ma li ritiene un male necessario. Vive a Bruxelles

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