Per la prima volta la guerra in Siria si è trasferita in territorio libanese. E’ successo quello che tutti temevano. Lo rende noto questa mattina il Daily Star che parla di una vera e propria battaglia vicino alla cittadina libanese di Baalbek, in territorio libanese.
I ribelli siriani avrebbero attaccato alcune basi di Hezbollah poste in Libano come rappresaglia per l’intervento armato del gruppo terrorista libanese al fianco del dittatore siriano, Bashar Al-Assad. Secondo fonti anonime della sicurezza libanese la battaglia più violenta condotta con armi leggere e RPG si sarebbe svolta nelle montagne che circondano Baalbek, in località Ain al-Jawzeh, e durante gli scontri sarebbe rimasto ucciso un miliziano di Hezbollah, tale Hussein Khalil Hasan. Secondo la ricostruzione fatta da un membro di Hezbollah che ha parlato a condizione dell’anonimato, almeno 14 combattenti del Nusra Front (gruppo ribelle che combatte in Siria contro Assad) avrebbero teso una imboscata a uomini di Hezbollah.
Si materializza quindi l’incubo di un allargamento al Libano del conflitto in Siria. Da molti giorni c’erano le avvisaglie di tutto ciò. Gli scontri tra ribelli siriani ed esercito siriano si stavano spostando sempre più verso il confine con il Libano e molti politici libanesi avevano lanciato l’allarme chiedendo a Hezbollah di non partecipare al conflitto in Siria. Purtroppo tutti gli appelli sono stati vani. Se prima la preoccupazione del Libano era circoscritta agli scontri tra sostenitori e oppositori di Assad, più che altro avvenuti nella città di Tripoli, ora il rischio concreto è che il Libano stesso diventi un campo di battaglia del conflitto siriano.
Sarah F.
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