E’ sempre più esilarante e avventuroso il viaggio dei pentagrillini in Medio Oriente. Mentre tutto intorno il mondo cambia e si prepara ad affrontare le durissime sfide che attendono questa martoriata regione loro, i pentagrillini di ferro, sbandierano una retorica da far impallidire gli Ayatollah iraniani e persino una esperta come la Mogherini.
L’ultima ieri quando si sono lamentati che Israele gli ha impedito di entrare nella Striscia di Gaza. A parte che io ce li avrei mandati nella calde braccia di Hamas e della Jihad Islamica, anche senza scorta, tanto a chi sarebbe venuto in mente di toccarli visto che sembrano i rappresentanti di Teheran? Ma chiaramente Israele, non controllando il territorio della Striscia di Gaza, impedisce ai turisti di avventurarsi in quei luoghi, anche quando sono travestiti da improbabili “statisti internazionali”. Fantastico e impareggiabile il Ministro degli Esteri in pectore dei pentagrillini, Manlio Di Stefano, quando sul suo profilo Facebook ammette che di fatto a nessuno viene permesso di entrare nella Striscia di Gaza ma che loro, forse perché statisti internazionali di altissima levatura, credevano di essere così speciali da poter superare allegramente tutte le misure di sicurezza e quindi di recarsi a fare una scampagnata nella Striscia di Gaza. E’ ridicolo, lo sappiamo tutti, ma serve moltissimo ad incendiare gli animi nazi-islamici dei tanti sostenitori pentagrillini, specialmente quelli che ancora credono alla “okkupazione sionista della Striscia di Gaza”. Manlio Di Stefano poi si supera in ben due occasione quando rispondendo ad alcuni commenti prima afferma perentoriamente che:
Siamo in visita in Israele su richiesta di Israele.
il che, lasciatecelo dire, non risulta da nessuna parte, cioè non risulta che il Governo israeliano abbia invitato i pentagrillini in Israele per qualsivoglia visita o giro turistico. Poi quando afferma che l’eventuale visita a Gaza sarebbe avvenuta con “scorta diplomatica sotto responsabilità del tuo stesso paese”. E anche qui ci sarebbe da ridere se non fosse che il sig. Manlio Di Stefano siede alla Commissione Esteri della Camera. Di quale “scorta diplomatica” va cianciando Manlio Di Stefano? Nessuno può entrare armato nella Striscia di Gaza perché Hamas lo impedisce, nemmeno gli ufficiali dell’Onu lo possono fare, figuriamoci se possono i carabinieri italiani. Solo che scrivere “scorta diplomatica” fa un sacco figo e ha il pregio di trasformare agli occhi dei creduloni una gitarella turistica in “missione diplomatica”.
Ma il massimo Manlio Di Stefano lo raggiunge quando sempre su Facebook afferma che
Ci sono esempi di integrazione culturale e religiosa cui dobbiamo guardare con fiducia. Uno di questi è la città di Betlemme dove, sotto la guida della sindaco Vera Baboun, convivono pacificamente cristiani, musulmani ed ebrei.

Ora, sarebbe il caso di chiedere a Manlio Di Stefano se ha notizia di cittadini ebrei che vivono a Betlemme dopo che l’amministrazione della città è passata sotto la ANP. Evidentemente l’integrazione che intende Manlio Di Stefano non prevede nei fatti la presenza ebraica ma solo nelle parole. Se ci pensate è perfetto. E non che i cristiani a Betlemme se la cavino tanto meglio, tra chiese bruciate e fughe di massa. Ma per il Ministro degli esteri dei pentagrillini va benissimo così. Siamo di fronte al classico esempio di integrazione secondo la “Endlösung der Judenfrage” di Hitleriana memoria. Ci si integra molto meglio con gli ebrei morti o fuggiti. Che poi basterebbe guardare i tanti cartelli che vietano l’ingresso ai cittadini israeliani in Cisgiordania. Ma di questa forma di “integrazione” Manlio Di Stefano non ne parla, forse perché i cartelli bisogna leggerli e non sia mai che si legga qualcosa che esula da Wikipedia o dai bigliettini dentro ai dolcetti della fortuna, note fonti di informazione ufficiali per i pentagrillini.
Ma tranquilli, il comico viaggio continua ed è certo che continueranno anche le fantastiche avventure dei pentagrillini erranti in Medio Oriente. Seguitele sulle loro bacheche e non ve ne pentirete, se non altro vi strapperanno una sana risata e in tempi come questi un momento di allegria non si nega a nessuno.
Scritto da Bianca B.