Rubo l’idea del titolo da un editoriale di uno strano Ben-Dror Yemini – strano perché non certo abituato a criticare i progressisti – che infatti definisce il comportamento dei progressisti europei «un enigma».

Ma di quale enigma parla Ben-Dror Yemini su Yediot Aharonot? L’editorialista israeliano si chiede come mai i cosiddetti “progressisti europei” non dicano una parola di condanna sulla durissima repressione in atto in Iran contro i pacifici manifestanti che chiedono democrazia, mentre non perdono occasione per criticare l’unica democrazia in Medio Oriente, cioè Israele.

Scrive il giornalista israeliano: «ma che differenza netta tra i manifestanti in Iran e i radicali nei campus in Occidente. In Occidente, l’avanguardia radicale è caratterizzata da un odio per l’Occidente e Israele, mentre l’avanguardia iraniana è caratterizzata da un odio per gli ayatollah» dove “avanguardia” sta per progressismo.

Mentre i manifestanti iraniani evitano di calpestare le bandiere americane e israeliane, messe li apposta per essere calpestate, in occidente quelle bandiere le bruciano anche se poi fanno convegni dove si parla di Diritti Umani, di pace e di sviluppo.

Per un assurdo paradosso i cosiddetti “progressisti europei” si infuriano con Trump per aver ucciso un assassino seriale come Qassem Soleimani mentre in Iran i giovani manifestanti stracciano i suoi poster dai muri, ben sapendo di quante morti di giovani iraniani era responsabile il capo della Forza Quds.

È un mondo alla rovescia quello dei progressisti europei. Pur di attaccare gli Stati Uniti e Israele giustificano la strage di giovani progressisti iraniani (questi si veramente progressisti) o quanto meno non se ne interessano.

Sono gli stessi progressisti che con l’accordo sul nucleare iraniano (JCPOA) hanno consegnato agli Ayatollah non solo la possibilità di arrivare all’atomica (con un po’ di ritardo) ma soprattutto hanno fatto in modo che gente come Soleimani avesse a disposizione miliardi di dollari per organizzare guerre in tutto il Medio Oriente e sovvenzionare pesantemente gruppi terroristici.

E parlano di Diritti Umani, di democrazia e addirittura di pace.