Da mesi Manlio Di Stefano, noto esponente del M5S e Ministro degli Esteri in pectore del partito di Grillo, porta avanti una campagna smaccatamente filo-iraniana e a favore del sanguinario dittatore siriano Bashar al-Assad.
Dopo quella che “il terrorismo islamico non esiste”, gli appelli a riprendere i rapporti con la Siria, appelli lanciata nel bel mezzo di un massacro di civili da parte di Assad che ha pochi precedenti nella storia moderna, dopo innumerevoli appelli a interrompere i legami commerciali con l’Arabia Saudita, il che potrebbe essere anche comprensibile se a quelle richieste fossero seguiti gli stessi appelli per le stesse motivazioni ad interrompere i rapporti anche con l’Iran, ieri arriva l’ennesima genialata dell’esperto di politica estera del M5S: l’Italia si deve dissociare da un bombardamento americano che per errore (a cui il caro Manlio non crede) ha colpito militari siriani.
L’appello di Manlio Di Stefano arriva dopo che l’aviazione siriana e quella russa per mesi hanno bombardato di tutto, dagli ospedali alle scuole senza che “l’esperto” di politica estera grillino facesse una piega e soprattutto arriva poche ore prima che l’aviazione siriana bombardasse un convoglio umanitario uccidendo 12 operatori umanitari e dopo che Assad, l’amico di Di Stefano, aveva impedito che gli aiuti umanitari raggiungessero la città di Aleppo stremata da un assedio senza fine.
A parte che l’appello all’Italia a dissociarsi da una singola azione di guerra compiuta dagli americani non ha alcun senso se non quello smaccatamente becero tipico degli ignoranti o delle persone in malafede, quello che impressiona della lunga sequela di attributi di stima di Malio Di Stefano nei confronti del sanguinario regime siriano è la totale indifferenza sui crimini compiuti da Assad e dai suoi alleati iraniani e di Hezbollah contro i civili siriani. Non si riesce a capire se Manlio Di Stefano sia il portavoce per gli esteri del M5S o il portavoce in occidente degli Ayatollah e dei suoi alleati terroristi.
Redazione