Perché indignarsi se ISIS usa gli scudi umani nella battaglia di Mosul? Non mi sembra che la stessa indignazione si sia vista quando a farlo era Hamas. Per i musulmani le donne e i bambini sono la miglior arma di difesa. I “coraggiosi” combattenti musulmani amano nascondersi dietro a questa carne da macello a buon mercato, lo hanno sempre fatto.
Al quartier generale dello Stato Islamico si saranno chiesti: «visto che tutti sono stati in silenzio quando i cari fratelli di Hamas mettevano donne e bambini sui tetti delle case o come scudo dei depositi di armi perché non lo facciamo anche noi? Usiamo donne e bambini come scudi umani così quando ne moriranno a centinaia l’opinione pubblica internazionale si solleverà e fermerà i bombardamenti». Peccato che gli strateghi di ISIS non abbiano fatto i conti con il fatto che se non c’è Israele le cose cambiano. Allora quella indifferenza mostrata verso Hamas per l’uso di donne e bambini come scudi umani si trasforma in questo caso in indignazione e sgomento per la stessa cosa fatta da ISIS.
Che dire poi di Assad che da mesi bombarda a tappeto i civili ad Aleppo mentre il Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu non gli ha dedicato nemmeno un minuto del suo tempo impegnato com’è a dibattere sull’inesistente “assedio di Gaza”? Se Israele avesse fatto un millesimo di quello che ha fatto Assad ad Aleppo e in tutta la Siria a quest’ora come minimo le risoluzioni di condanna si contavano a decine. Ma anche qui non c’è quella parolina magica: Israele.
E allora quella indignazione mondiale sugli scudi umani usati da ISIS nella battaglia per Mosul contrapposta alla indifferenza mostrata per la stessa cosa fatta sistematicamente da Hamas a Gaza, quel silenzio sulle stragi di civili perpetrate da Putin e Assad senza che all’Onu abbiano almeno alzato un sopracciglio, non lascia perplessi per la giusta indignazione e il naturale orrore dovuto a questi atti barbari, lascia perplessi perché è evidente la differenza dell’approccio usato dalla Comunità internazionale e dai media quando in qualcosa c’entra Israele e quando lo Stato Ebraico non c’entra.
I “coraggiosi” combattenti musulmani, che si chiamino Hamas, ISIS, Hezbollah o Assad, se ne sono sempre infischiati delle vite di donne e bambini, anzi, li hanno sempre usati come arma di difesa. E’ un dato di fatto. Allora perché indignarsi solo ora? Beninteso, è una pratica orribile e vigliacca che va giustamente condannata e perseguita a livello di Corte Internazionale di Giustizia, ma se lo si fa per ISIS lo si deve fare anche per Hamas e per tutti gli altri “coraggiosi” musulmani che di questa orribile pratica ne hanno fatto una abitudine.
Scritto da Adrian Niscemi