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Rights Reporter > Medio Oriente > Quale Stato al mondo non può organizzare una manifestazione nella propria capitale?
Medio Oriente

Quale Stato al mondo non può organizzare una manifestazione nella propria capitale?

C’è solo uno stato al mondo che non può organizzare una manifestazione nella propria capitale senza scatenare un putiferio di polemiche, Israele

By Franco Londei Published 29 Maggio 2022
3 Min Read
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Indovinate qual’è l’unico Stato al mondo che non può organizzare una marcia nella propria capitale senza che si scateni un vero e proprio putiferio. Semplice, Israele.

Oggi pomeriggio a Gerusalemme, capitale di Israele, si terrà la cosiddetta “marcia della bandiera” che celebra la riconquista e l’unificazione di Gerusalemme Est da parte dello Stato di Israele a seguito della vittoria della guerra dei sei giorni.

Ebbene, secondo gli arabi e secondo una buona parte del mondo che sta sempre dietro ai piagnistei palestinesi, questa marcia non si dovrebbe tenere in quanto “divisiva”.

Certo che è divisiva, con lo sono tutte le cose – e sono tantissime – che non piacciono ai palestinesi e più in generale al mondo islamico.

La marcia passerà lungo Jaffa Street fino alla Porta di Damasco, dove l’accesso sarà bloccato per i palestinesi. Continuerà poi nella Città Vecchia attraverso Hagai Street nel quartiere musulmano e finirà al Muro del Pianto. Il tutto sventolando bandiere israeliane nella capitale israeliana, Gerusalemme.

Lo scorso anno Hamas lancio alcuni missili su Gerusalemme dando il via ad una guerra con Israele che durò 15 giorni.

Anche quest’anno Hamas ha promesso vendetta ma sembrerebbe che i gruppi terroristici palestinesi della Striscia di Gaza siano divisi sul da farsi. Mentre la Jihad Islamica palestinese, armata e pagata dall’Iran, vorrebbe lanciare missili su Israele, Hamas sembra frenare per paura di una ritorsione israeliana.

Nei giorni scorsi l’intelligenge di Israele ha fatto pervenire ad Hamas attraverso l’Egitto e il Qatar un messaggio chiaro e non interpretabile. Se ci sarà il lancio di missili su Israele la risposta dello Stato Ebraico sarà “muscolare”.

In ogni caso all’inizio di questa settimana i sistemi di difesa aerea israeliani, comprese le batterie Iron Dome, sono stati messi in uno stato di allerta più elevato. Sabato notte l’IDF ha rafforzato gli schieramenti di Iron Dome in tutto il paese.

Già questa mattina ci sono stati scontri a Gerusalemme Est tra la polizia israeliana e alcuni manifestanti arabi. Hamas ha dichiarato per oggi una “giornata della rabbia”, cosa anche questa consueta quando c’è qualcosa che non sta bene agli arabi.

Ci si aspettano quindi altri scontri per oggi anche se il comando IDF sembrerebbe ottimista sul lancio di razzi che non dovrebbe avvenire, almeno da parte di Hamas. Rimane forte l’incognita sulla Jihad Islamica.

TAGGED: giornata di gerusalemme, hamas, israele, jihad islamica, marcia della bandiera

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