Trentasei senatori repubblicani hanno scritto una lettera al Presidente Obama nella quale chiedono di non togliere le sanzioni all’Iran dopo che nei mesi scorsi Teheran per almeno un paio di volte ha testato missili balistici in grado di trasportare testate nucleari.
«I recenti test di missili balistici condotti dall’Iran dimostrano il totale e palese disprezzo di Teheran verso i suoi obblighi internazionali» c’è scritto nella lettera visionata dalla Reuters. «I test missilistici iraniani non solo vanno contro le disposizioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ma potenziano le capacità iraniane di colpire le truppe israeliane e americane nella regione. Per questo è un errore separare i test missilistici dal programma nucleare» scrivono ancora i senatori americani a Obama.
La reazione iraniana alle richieste dei senatori repubblicani americani arriva a stretto giro di posta attraverso una dichiarazione rilasciata alla IRNA dal ministro della Difesa iraniano, Hossein Dehghan, il quale fa sapere che «l’Iran non accetterà nessuna imposizione sul suo programma missilistico. Abbiamo testato il missile “Emad” per mostrare al mondo che la Repubblica Islamica agisce solo in base ai propri interessi nazionali e che in nessun caso accetterà che altri Paesi impongano la loro volontà».
Da ieri (o da oggi, secondo altre versioni) l’Iran dovrebbe vedere sollevate tutte le sanzioni inflitte dalla comunità internazionale anche se Teheran non ha rispettato nessuno degli obblighi assunti al momento di firmare l’accordo sul nucleare iraniano, con buona pace di Obama e Mogherini che continuano a parlare impunemente di “buon accordo”.
Scritto da Adrian Niscemi