La notizia l’ha data ieri sera la CNN nelle loro breaking news, la CIA avrebbe mostrato al Presidente Obama la prova che la Siria sta armando alcuni missili con i gas nervini. Non si parla solo di bombe quindi ma anche di missili che potrebbero essere lanciati contro Israele più che contro i ribelli.
La distinzione fatta dalla CIA non è da poco. Se Assad volesse colpire i ribelli con le sue armi chimiche userebbe le bombe non i missili, anche perché a parte qualche episodio, i cieli siriani sono totalmente sotto controllo delle forze lealiste. Che bisogno ci sarebbe di armare le testate dei missili se non per usarle contro obbiettivi irraggiungibili dagli aerei siriani?
Il pensiero corre veloce verso Israele. Se Assad usasse le armi chimiche contro il proprio popolo non troverebbe un solo Stato disposto a dargli rifugio (a parte l’Iran naturalmente). Se invece colpisse Israele in un ultimo disperato atto di follia, troverebbe strade lastricate d’oro e decine di Paesi disposti a dargli asilo.
La CNN ieri sera riferiva che Obama avrebbe dato ordine ai caccia americani di tenersi pronti a intervenire con bombardamenti mirati sugli obbiettivi che la CIA ha indicato come depositi di armi chimiche e missili.
Allerta massima in Israele dove il timore che Assad usi le armi chimiche o che le ceda a Hezbollah è sempre stato molto alto. Da mesi gli israeliani monitorano tutti gli spostamenti degli arsenali chimici e più volte hanno detto che non esiterebbero a intervenire se sospettassero una cessione delle armi a Hezbollah. Ma in questo caso il rischio è maggiore, perché si tratta del sospetto più che fondato che Assad, magari spinto dall’Iran, voglia colpire direttamente il suolo israeliano con le armi chimiche.
Le prossime ore saranno cruciali per vedere come evolverà la situazione.
Adrian Niscemi
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