Tra bluff e realtà, come Russia e Iran preparano l’aggressione a Israele

20 Ottobre 2018

Russia e Iran stanno preparando il terreno per una aggressione a Israele, oppure stanno semplicemente sollevando un polverone facendo filtrare notizie “gonfiate” per cercare di intimidire Gerusalemme e spingere così gli israeliani a non intervenire in Siria?

A sentire i sempre più numerosi think tank filo-russi sarebbe buona la prima visto che da giorni rilanciano notizie sulla presunta consegna di tre sistemi avanzati di S-300 della serie PM-2, cioè più avanzati dei “normali” S-300, alla Siria, mentre ieri Fox News rilanciava la notizia che l’Iran sarebbe riuscita a consegnare ad Hezbollah dei sistemi GPS in grado di trasformare normali missili in missili di precisione. In realtà la verità, come sempre, sta nel mezzo.

Batterie di S-300

Secondo l’intelligence israeliana è vero che la Russia ha consegnato altre tre batterie di S-300 alla Siria e che queste sono più avanzate di quella consegnata solo pochi giorni fa. Ma per i caccia israeliani cambia poco e niente. Nelle ultime esercitazioni i caccia israeliani hanno infatti collaudato positivamente un nuovo sistema implementato dalla azienda israeliana Rafael in grado di superare facilmente le difese degli S-400 russi, cioè del fiore all’occhiello della difesa antiaerea russa. Per cui nulla possono gli S-300, di qualsiasi sigla essi siano, contro i caccia israeliani.

Per di più, secondo un report dello scorso marzo, caccia israeliani F-35 avrebbero più volte sorvolato addirittura l’Iran senza essere minimamente rilevati dai sistemi S-300 in mano agli iraniani. Quindi il tam tam dei tamburi di guerra filo-russi visto negli ultimi giorni nel nutrito network di siti web legati a Mosca o di pseudo esperti di difesa è solo fumo negli occhi.

Ben più grave sarebbe, se confermata, la notizia che l’Iran è riuscita a consegnare sistemi GPS da applicare agli obsoleti e poco precisi missili in mano agli Hezbollah libanesi. Tali sistemi renderebbero i missili dei terroristi libanesi molto più precisi, per cui gli Hezbollah non avrebbero bisogno di acquistare nuovi missili, missione assai ardua, ma gli basterebbe fare un upgrade a quelli che hanno già.

Intelligence israeliana molto più preoccupata dei missili di Hezbollah che degli S-300 in Siria

A preoccupare l’intelligence israeliana è il possibile upgrade dei missili di Hezbollah piuttosto che le batterie di S-300 in Siria che, per di più, sembrerebbero essere gestite da personale iraniano e non russo. Non è una distinzione da poco perché se erano i russi a gestire le batterie di missili sarebbe stato impossibile per gli israeliani attaccarle e distruggerle senza provocare un grave incidente con Mosca, ma se a gestirle (come sembra) saranno gli iraniani la prima volta che un loro radar inquadrerà un caccia israeliano verrà identificato e distrutto con buona pace dei think tank filo-russi che ne tessono le lodi.

I missili di Hezbollah invece sono una minaccia ben più grave, in primis per il loro numero (tra 150.000 e 200.000, i numeri precisi non si hanno), e poi perché hanno una funzione prettamente offensiva a differenza degli S-300. Possono essere quindi una minaccia seria per la popolazione civile israeliana. Per di più è stato accertato che le fabbriche dove questo upgrade viene applicato sono in in mezzo alle abitazioni civili libanesi o vicino a strutture civili, per cui è difficile colpirli senza provocare “danni collaterali”.

Preparativi per una aggressione a Israele

Tutto questo fa pensare che siano in corso importanti preparativi per una aggressione a Israele, intenzione per altro mai negata dagli Ayatollah iraniani. I russi forniscono l’ombrello difensivo ai traffici di sistemi d’arma iraniani in Siria sperando che gli S-300 scoraggino eventuali raid israeliani, mentre Hezbollah con l’aiuto dei tecnici iraniani rende più pericolosi e offensivi i missili in suo possesso. Si spiega così anche la prudenza di Netanyahu con Hamas. Aprire un fronte a sud quando a nord la minaccia iraniana si fa sempre più concreta e grave non sarebbe proprio una bella idea.

Dona con carta di credito

Sostienici usando PAYPAL

Sostieni Rights Reporter con una piccola donazione

Newsletter

Fai come migliaia di nostri lettori, iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato senza però essere disturbato. Puoi cancellarti quando vuoi
Previous Story

Presenza iraniana in Siria: Putin se ne lava le mani

Next Story

Israele, durissime critiche su Netanyahu: «vuole preservare Hamas al potere»

Latest from Medio Oriente

Go toTop