Rights Reporter
Aa
  • Home
  • Categorie
    • Medio Oriente
    • Opinioni
    • Guerra Ucraina
    • Editoriali
    • Intelligence
    • Report e analisi
    • Africa
    • Società e cronaca
  • Donazioni
  • Utilità
    • Politica per i Cookie
    • Principi etici e mission di Rights Reporter
    • Contatti
    • Chi siamo
    • Newsletter
  • Social
    • Facebook
    • Twitter
Rights Reporter
Aa
Search
  • Home
  • Categorie
    • Medio Oriente
    • Opinioni
    • Guerra Ucraina
    • Editoriali
    • Intelligence
    • Report e analisi
    • Africa
    • Società e cronaca
  • Donazioni
  • Utilità
    • Politica per i Cookie
    • Principi etici e mission di Rights Reporter
    • Contatti
    • Chi siamo
    • Newsletter
  • Social
    • Facebook
    • Twitter
Follow US
Rights Reporter > Medio Oriente > Israele, durissime critiche su Netanyahu: «vuole preservare Hamas al potere»
Medio Oriente

Israele, durissime critiche su Netanyahu: «vuole preservare Hamas al potere»

By Lila C. Ashuryan Published 21 Ottobre 2018
4 Min Read
SHARE

Gerusalemme, Israele (Rights Reporter) – E’ stato un sabato di fuoco per il governo del Premier, Benjamin Netanyahu, accusato dalle opposizioni di non essere in grado di gestire le violenze lungo il confine con Gaza.

Peggio, il capo dell’opposizione, Tzipi Livni, del partito dell’Unione sionista, ha accusato il governo di «passare da una politica in cui dichiarava di voler sconfiggere Hamas – fallendo – a una politica nascosta volta a preservare il suo dominio nella Striscia di Gaza».

Il Governo sta scegliendo l’opzione peggiore perché politicamente è la meno rischiosa

«Il Governo sta scegliendo l’opzione peggiore perché politicamente è la meno rischiosa» ha detto Tzipi Livni durante un discorso tenuto ad una convention nella città di Eilat, nel sud dell’Israele duramente colpito dagli attacchi di Hamas e dagli ordigni incediari. «Israele sta conducendo negoziati indiretti con Hamas per ottenere la calma lungo il confine invece di condurre colloqui diretti con l’Autorità Palestinese guidata da Mahmoud Abbas» ha poi detto la Livni.

Tzipi Livni propone di favorire un cambio di regime nella Striscia di Gaza in accordo con l’Autorità Palestinese e con la collaborazione delle istituzioni internazionali fino ad arrivare a una completa smilitarizzazione della Striscia di Gaza.

Non meno critico della Livni è stato Ofer Shelah, del partito Yesh Atid, il quale durante un evento culturale tenutosi a Shoham ha accusato Netanyahu di «essere l’unico responsabile della politica disfattista nei confronti di Hamas».

La risposta del Likud, in particolare alle parole di Tzipi Livni, ma più in generale alle critiche mosse dalle opposizioni, non si è fatta attendere. A stretto giro di posta il portavoce del Premier ha detto che «Tzipi Livni dovrebbe essere più responsabile e smetterla di fare da portavoce per Abu Mazen».

Il gabinetto di sicurezza

Le critiche però ci sono anche all’interno del Governo. Durante la settimana appena trascorsa diversi Ministri del Governo hanno accusato il capo del IDF, il Gen. Gadi Eisenkot, di perseguire un politica troppo compiacente con Hamas. L’accusa che viene mossa al capo dell’IDF è quella di aver favorito una “perdita di sovranità” nel sud di Israele. In particolare il Generale Eisenkot sarebbe stato attaccato dopo che un missile sparato dalla Striscia di Gaza ha colpito una abitazione nella città di Be’er Sheva, una dei casi di attacco da parte di Hamas più gravi accaduti di recente, anche se la vera accusa mossa al capo dell’IDF è quella di non riuscire a fermare i lanciatori di palloni incendiari che tanti danni stanno provocando nel sud di Israele.

Giovedì scorso, dopo un gabinetto del Governo allargato ai responsabili delle forze armate e della intelligence, è stato deciso di intensificare gli sforzi per fermare i lanciatori di palloni incendiari e di colpire direttamente i punti di lancio, ma questo non sembra essere sufficiente per le opposizioni israeliane che chiedono azioni più incisive per promuovere un cambio di regime nella Striscia di Gaza, una idea che per il momento non sembra attrarre l’attenzione di Netanyahu più intenzionato a non aprire un fronte sud quando il fronte nord, ben più pericoloso, potrebbe incendiarsi da un momento all’altro.

TAGGED: hamas, israele, Netanyahu, opposizioni israeliane, striscia di gaza

Stay Connected

Facebook Like
Twitter Follow
Youtube Subscribe

Articoli recenti

Foreign Fighters nella guerra tra Russia e Ucraina. Chi e dove sono
Guerra Ucraina
Rapporti Stati Uniti – Israele sull’orlo della crisi
Medio Oriente
Israele: è la crisi più grave della storia dello Stato Ebraico
Medio Oriente
Perché Putin non si può arrendere né si può trattare con lui
Guerra Ucraina Opinioni

You Might Also Like

Medio Oriente

Rapporti Stati Uniti – Israele sull’orlo della crisi

29 Marzo 2023
Medio Oriente

Israele: è la crisi più grave della storia dello Stato Ebraico

27 Marzo 2023
Medio Oriente

Drone iraniano contro base USA in Siria. La risposta americana

24 Marzo 2023
Medio Oriente

Israele: la Knesset approva la legge che “protegge” Netanyahu

23 Marzo 2023

© 2023 Rights Reporter – Urbania (PU) Italy | Tel Aviv Israel. RR è un progetto di Franco Londei

  • Contatti
  • Donazioni
  • Politica privacy e cookie
  • Principi etici e mission
FacebookTwitterWhatsapp

Removed from reading list

Undo
Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?