Obici turchi hanno sparato diverse salve di artiglieria contro obiettivi curdi nel nord della Siria. Lo riferiscono la CNN turca e il canale televisivo NTV.

Secondo quanto riferito dai canali televisivi turchi gli obici dell’esercito turco avrebbero duramente colpito alcune postazione curde attorno alle aree di Manbij e di Jarablus, nel nord della Siria. Un successivo comunicato dell’esercito turco ha precisato che l’artiglieria turca ha colpito postazioni delle milizie curde del Democratic Union Party (PYD), ritenute da Ankara un gruppo terrorista, e anche posizione dello Stato Islamico. Tuttavia fonti in Siria negano che ISIS sia stato colpito. La CNN turca riporta anche la notizia che la Turchia avrebbe schierato lungo il confine con la Siria alcune divisioni di carri armati e armi pesanti, come se si stesse preparando a una offensiva, sospetto confermato anche da attivisti curdi in Turchia.

Gli stessi attivisti curdi fanno notare come negli ultimi giorni sia la Siria che la Turchia si siano concentrati negli attacchi alle milizie curde che combattono contro lo Stato Islamico ignorando completamente proprio i miliziani dell’ISIS che stanno capitolando sotto gli attacchi curdi. «E’ un paradosso incredibile» sostengono gli attivisti curdi «sembra che Turchia e Siria si siano accordati per fermare l’avanzata curda sullo Stato Islamico. Non stanno attaccando Daesh, stanno attaccando chi lo sconfigge».

Totale silenzio da Washington che dovrebbe essere alleato delle milizie curde ma che dopo i ripetuti attacchi dei giorni scorsi sulle postazioni curde in Siria non ha proferito parola alcuna né ha intrapreso azioni a difesa delle milizie curde. E intanto ISIS ringrazia calorosamente.

Redazione