Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha invitato ieri (domenica) a «cogliere la finestra di opportunità che si è aperta a causa della fortissima divisione interna senza precedenti di cui soffre Israele, delle relazioni internazionali tese e di una resistenza crescente a cui è sottoposto lo Stato Ebraico».

Haniyeh ha parlato durante un incontro di mediazione tra le varie fazioni palestinesi tenutosi a El-Alamein, in Egitto, sotto gli auspici del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha partecipato all’incontro, mentre la Jihad Islamica e il PFLP hanno deciso di boicottare l’incontro.

Secondo l’agenzia di stampa palestinese WAFA, l’incontro si è sviluppato intorno ai modi per “ripristinare l’unità nazionale e porre fine alla divisione alla luce delle grandi sfide che la causa palestinese deve affrontare e che mirano a liquidare il progetto nazionale palestinese”.

Oggi (lunedì), Abbas dovrebbe incontrare il presidente Sisi, per discutere «gli ultimi sviluppi in Palestina e gli sforzi compiuti per far avanzare il processo di pace e porre fine all’occupazione israeliana». (dove il “processo di pace” si riferisce alla riconciliazione intra-palestinese, non alla pace con Israele).

Un funzionario palestinese, che ha parlato a condizione di anonimato, ha detto che i colloqui mirano a «porre fine alle divisioni [tra le fazioni] in preparazione di un governo palestinese unificato e delle elezioni presidenziali e generali».

Egypt Today riporta che Abbas ha detto che i palestinesi sono pronti a tenere le elezioni il prima possibile, a condizione che i residenti di Gerusalemme possano votare. Non è chiaro se Israele permetterà ai palestinesi che vivono a Gerusalemme Est, la maggior parte dei quali sono residenti israeliani (non cittadini), di votare.

Va detto che la leadership palestinese per anni ha ripetutamente usato la scusa di Gerusalemme per non tenere le elezioni o per rinviarle indefinitamente, l’ultima volta nel 2021.

Le elezioni palestinesi si sono tenute l’ultima volta nel 2006 e i loro risultati hanno portato all’inasprimento delle tensioni tra le fazioni palestinesi e, in ultima analisi, alla conquista della Striscia di Gaza da parte di Hamas e all’instaurazione de facto di due regimi palestinesi.