E’ molto interessante il dibattito in corso in queste ore in rete tra coloro che sostengono che quelli di Wikileaks siano equiparabili a dei terroristi e chi invece sostiene che sono veri e propri pionieri della reale libertà di stampa, quella cioè non controllata da nessuno, partiti politici, lobby di potere o editori che siano.
Ambedue le versioni sono degne di attenzione. La prima, quella che equipara Wikileaks ai terroristi è tipica di ambienti destroidi (americani e non) i quali sostengono che pubblicare documenti segreti sia un reato gravissimo che mette a rischio la sicurezza nazionale e in imbarazzo la politica estera degli USA. Secondo questa linea di pensiero (abbracciata anche da Obama) i responsabili di Wikileaks vanno perseguiti con tutti i mezzi. Ieri i server del sito sono stati oscurati dopo giorni e giorni di massicci attacchi da parte di “Hacker governativi”.
La seconda versione, quella che invece sostiene che Wikileaks sia un vero e proprio pioniere della libertà di stampa, è tipica di ambienti di sinistra e radicali i quali sono fermamente convinti che tutto è nell’interesse dell’opinione pubblica compresi i cosiddetti “file riservati” e che quindi bene ha fatto Wikileaks a diffonderli.
Personalmente sono per la seconda versione, innanzi tutto perché Wikileaks ha fatto quello che in passato hanno già fatto altri. Chi non ricorda lo scandalo Watergate che costrinse il presidente Nixon alle dimissioni? Allora ai due reporter del Washington Post, Bob Woodward e Carl Bernstein, venne conferito il Premio Pulitzer, mica vennero arrestati? Anche in quel caso vennero fuori questioni di “interesse nazionale” che misero in imbarazzo gli USA. Eppure nessuno si sognò di chiedere il loro arresto. Nel caso di Wikileaks invece si chiede da più parti (Italia compresa) l’arresto del suo fondatore, l’australiano Julian Assange. Perché? Non sarebbe meglio dare ad Assange il Premio Pulitzer? In fondo cosa ha fatto? Ha pubblicato documenti che gli sono stati fatti pervenire da terze persone e da fonti segrete, mica gli ha sottratti lui. Al limite, se si vuole cercare qualcuno che ha commesso un reato bisognerebbe arrestare quello che ha fornito i file ad Assage (sembra anche che sia già stato arrestato, sarebbe un caporale dell’esercito americano).
Wikileaks ha fatto esattamente quello che ogni media degno di questo nome avrebbe dovuto fare: ha pubblicato tutto senza guardare in faccia a nessuno rendendo un immenso servizio sia alla gente comune che alla vera libertà di stampa. E allora, Julian Assange è un terrorista o un pioniere della vera libertà di stampa. Io la mia l’ho già detta, adesso traete voi le vostre conclusioni.
Carlotta Visentin