Israele di nuovo sotto attacco da parte del Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu

18 Marzo 2013

YE Mideast Israel Palestinians

Che il Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu fosse solo un burattino nelle mani dei peggiori violatori dei Diritti Umani del mondo lo sapevamo già, ma la sfrontatezza di questo inutile e costosissimo organismo potrebbe oggi superare ogni limite.

Oggi sarà infatti in discussione al Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu una relazione scritta da tre personaggi di cui si conosce pochissimo se non che già in precedenza si erano distinti per rapporti unilaterali contro Israele. La relazione analizza tutti gli insediamenti in Cisgiordania e nelle Alture del Golan dal 1967 in poi e, in maniera del tutto faziosa, li definisce “illegali”.

La discussione in effetti è del tutto inutile in quanto già da diverse settimane (la relazione è stata presentata a Gennaio) si parla di una risoluzione contro Israele, l’ennesima emessa da Consiglio  dei Diritti Umani dell’Onu contro lo Stato Ebraico. Sembra quasi che il Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu sia stato creato solo per emettere risoluzioni contro Israele invece che per difendere i Diritti in tutto il mondo e denunciarne le violazioni reali. Si pensi, per esempio, che in un momento in cui in Siria vengono massacrate decine di migliaia di persone, in Egitto la situazione sta precipitando, in Africa ci sono almeno una decina di conflitti devastanti e in molte parti del mondo le violazioni dei Diritti sono palesi, il Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu si interessa da ben tre mesi solo ed esclusivamente degli insediamenti israeliani sorvolando allegramente su fatti ben più gravi e urgenti.

Indicativa in tal senso la dichiarazione del portavoce del Ministero degli Esteri israeliani, Yigal Palmor: «non ci saranno sorprese. Faranno le loro dichiarazioni oltraggiose verso Israele come sempre». Non da meno quella di Hillel Neuer, direttore esecutivo di UN Watch a Ginevra: «l’inchiesta è un falso. La loro pretesa di obbiettività si scontra palesemente con il fatto che sin dall’inizio questa “inchiesta” puntava a una condanna. Anzi, è stata creata appositamente per questo».

E a poco serve il tentativo di apparire credibili con la denuncia che ad uccidere, durante l’ultimo conflitto tra Israele e Hamas, il figlio undicenne di un ex giornalista della BBC la cui foto fece il giro del mondo (la foto in testa all’articolo), non siano stati aerei israeliani ma un missile sparato da Hamas. La storia stava per emergere grazie ad alcune riprese aeree israeliane e a diverse testimonianza di parte palestinese.

C’è poi da dire che quello che emerge da questa relazione sembrerebbe sostenere l’ipotesi del boicottaggio dei prodotti israeliani in quanto “favorirebbero le violazioni dei Diritti Umani”, un fatto questo gravissimo e senza precedenti che togli definitivamente al Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu ogni pretesa di credibilità e imparzialità.

Dunque nulla di nuovo sul fronte dell’Onu. Da oggi ci aspettiamo l’ennesima risoluzione contro Israele che, come le altre, sarà unilaterale e del tutto pretestuosa. L’unica sorpresa che potrebbe venir fuori da questa buffonata potrebbe essere una dura condanna contro Hamas e la Jihad islamica per aver lanciato nei mesi scorsi migliaia di missili contro obbiettivi civili in Israele, ma vedrete che di questo non ce ne sarà traccia.

Sharon Levi

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