Aggressione dello Yemen al mondo libero. La solita inutilità dell’Onu

L'Onu spunta a chiedere "moderazione" solo quando gli aggressori vengono presi a sberle. Nessuna parola sull'Iran e sul suo ruolo fondamentale nella crisi regionale
14 Gennaio 2024
aggressione dello yemen al mondo libero

L’inviato speciale del Segretario generale per lo Yemen, Hans Grundberg, sabato ha esortato alla massima moderazione tutte le parti coinvolte nello Yemen e ha messo in guardia da una situazione sempre più incerta nella regione.

L’inviato “prende atto con seria preoccupazione del contesto regionale sempre più precario e del suo impatto negativo sugli sforzi di pace nello Yemen e sulla stabilità e sicurezza della regione”, ha dichiarato in un comunicato. 

Ha ribadito l’invito del Segretario generale a tutte le parti coinvolte ad evitare azioni che possano peggiorare la situazione nello Yemen, aggravare la minaccia alle rotte commerciali marittime o alimentare ulteriormente le tensioni regionali in questo momento critico. 

Ha sottolineato la necessità di proteggere i civili yemeniti e di salvaguardare i progressi degli sforzi di pace dalla tregua dell’aprile 2022. 

Ciò include i recenti impegni assunti dalle parti nel dicembre 2023 e le discussioni in corso su una roadmap delle Nazioni Unite che renderebbe operativo un cessate il fuoco a livello nazionale, riprenderebbe un processo politico inclusivo sotto l’egida delle Nazioni Unite e affronterebbe le priorità chiave a beneficio del popolo yemenita. 

Ha esortato “tutte le parti coinvolte a esercitare la massima moderazione e a dare priorità ai canali diplomatici rispetto alle opzioni militari”, chiedendo una de-escalation.

Nessun accenno al fatto che a provocare l’escalation siano stati i ribelli Houthi, armati e finanziati dall’Iran. Nessuna parola diretta a Teheran che rimane il maggior responsabile della terribile situazione regionale. Solo adesso l’ONU si ricorda dello Yemen e come al solito, seppur non apertamente, si schiera con gli aggressori.

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