E’ fallito il tentativo di bloccare l’enorme vendita di armi americane ai sauditi, una vendita che nell’arco di 10 anni arriverà all’impressionante cifra di 350 miliardi di dollari.
A cercare di bloccare la vendita di armi americane ai sauditi erano stati un gruppo di senatori, sia democratici che repubblicani, capeggiati dal senatore Rand Paul.
Il gruppo bipartisan di senatori americani aveva sollevato molti dubbi sul colossale contratto firmato dal Presidente Trump durante la sua recente visita in Arabia Saudita. In particolare i senatori americani sostenevano che la vendita di armi americane ai sauditi avrebbe avuto come conseguenza una corsa al riarmo in tutto il Medio Oriente. Ma avevano anche sollevato molti dubbi sull’opportunità o meno di venere armi americane ai sauditi con il rischio che tali armi finissero in mano a gruppi di estremisti islamici.
La mozione proposta dal gruppo bipartisan di senatori, che comunque riguardava solo una parte del contratto firmato da Trump, non è passata al voto del senato che l’ha bocciata con 53 voti contro i 47 che erano a favore della mozione.
Il senatore Rand Paul ha preso atto che il Senato americano ha respinto la sua mozione ma ha fatto sapere che continuerà la sua lotta per impedire la vendita di armi americane ai sauditi e in particolare la vendita di determinati tipi di sistemi d’arma avanzati che nel contesto dell’intero pacchetto rappresentano un valore pari a circa 500 milioni di dollari. Secondo il senatore Rand Paul è molto pericolo vendere quel tipo di armi americane ai sauditi.