L’asse del male, cioè Russia, Corea del Nord, Iran, Hezbollah, Siria, Hamas, Jihad Islamica, Houthi e Fratellanza Musulmana con annessi gruppi legati a Teheran e ai Fratelli Musulmani (ISIS e Al Qaeda), sta alzando la testa perché negli ultimi due anni il mondo libero ha mostrato una debolezza imbarazzante.
Poca decisione nel concedere all’Ucraina i mezzi per poter colpire la Russia oltre che per difendersi, critiche spesso ingiustificate e basate su fonti inattendibile rivolte a Israele nella guerra ad Hamas seguita al massacro del 7 ottobre, hanno dato all’asse del male l’impressione di poter spingere sull’acceleratore e di poter aumentare il flusso di violenza verso i loro nemici, al momento Ucraina e Israele.
Una alleanza del male sempre più alla luce del sole
Se fino qualche mese fa l’asse del male collaborava sottotraccia con l’Iran che negava di fornire migliaia di droni alla Russia, la Corea del Nord che negava di fornire – sempre alla Russia – milioni di proiettili di ogni tipo e missili balistici, oggi quel velo trasparente e caduto del tutto. La collaborazione è alla luce del sole. Perché? Perché oggi non temono la reazione del mondo libero. Ne hanno visto i piedi d’argilla. Persino la Cina si avvicina sempre di più all’asse del male.
Ieri, secondo il Wall Street Journal, l’Iran ha respinto le richieste di moderazione avanzate dal mondo libero e dai paesi arabi. Teheran vuole colpire duro Israele a costo di scatenare una guerra regionale. Si dice addirittura che abbia ricevuto missili balistici dalla Russia, notizia che a mio avviso andrebbe verificata perché per quanto se ne sa la Russia è costretta a raggranellare missili dell’era sovietica in Corea del Nord per continuare ad uccidere civili in Ucraina, la vedo dura che possa aver fornito a Teheran missili balistici se non in forma del tutto simbolica (qualche missile Iskander giusto per far scena).
Piuttosto, ho l’impressione che a Teheran contino molto sul mondo libero per convincere Israele a non rispondere ad un consistente attacco iraniano in maniera altrettanto dura se non addirittura durissima. Hanno visto come il mondo libero ha criticato Israele nella guerra ad Hamas e contano di poter replicare la tattica di Yahya Sinwar che così tanta fortuna ha portato ad Hamas.
Ora, se il mondo libero non capisce nemmeno questa volta con chi abbiamo a che fare e quale pericolo esistenziale rappresenti l’asse del male per l’occidente e per le nostre democrazie, allora siamo destinati ad estinguerci nell’arco di qualche decennio, forse meno.
Se il mondo libero continua a incolpare gli aggrediti e non gli aggressori come ha fatto con Ucraina e Israele, allora gli aggressori non si fermeranno a questi due eroici baluardi e passeranno al prossimo. La Russia e la Cina da nord e da est, l’islam da sud e dal Medio Oriente. Con l’Islam facilitato in quanto già abbondantemente tra noi.
È arrivato il momento che il mondo libero si svegli. La lancetta dell’ossigeno sta entrando in riserva.
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