Secondo l’avvocato di Marwan Barghouti, se Israele non accetterà le richieste dei terroristi arabo-palestinesi entro due giorni i terroristi cominceranno anche lo sciopero della sete il che, tradotto nella lingua di Barghouti, i terroristi berranno solo di nascosto.
Continua il quasi sciopero della fame dei terroristi palestinesi che ora rischia di diventare anche un quasi sciopero della sete se le autorità israeliane non accetteranno le 19 richieste dei terroristi palestinesi che, come possiamo vedere dalla lettera scritta di proprio pugno da Barghouti, sono molto lontane dalla narrativa che ne fanno gli odiatori, cioè riguardano molto poco le “terribili” condizioni di detenzione a cui sarebbero soggetti i terroristi palestinesi
Le richieste dei terroristi palestinesi
Ecco quali sono le 19 richieste dei terroristi palestinesi per mettere fine al quasi sciopero della fame:
- Installazione di un telefono pubblico a pagamento ad uso dei prigionieri
- Miglioramento dei diritti di visita
- Una visita medica annuale per ogni terrorista detenuto, più frequenti per gli over 50, impianti dentali, permesso di ingresso nelle carceri per i medici personali dei terroristi
- Annullamento delle sanzioni disciplinari per i terroristi detenuti
- Televisori in ogni cella con almeno 20 canali
- Fornire ai terroristi di Gaza gli stessi diritti di visita dei terroristi della West Bank
- Nessuna limitazione all’ingresso in prigione di libri, giornali settimanali e quotidiani
- Aumentare la scelta dei prodotti di consumo nello spaccio della prigione. Aumentare il limite massimo della somma che i terroristi detenuti possono detenere
- Migliorare le condizioni dei terroristi detenuti durante i trasferimenti
- Miglioramento del trasporto delle terroriste femmine attraverso trasporti dedicati, miglioramento delle condizioni di detenzione
- Installazione di condizionatori nelle celle, in particolare nella prigione di Gilboa
- Risolvere il problema del sovraffollamento nelle prigioni contenendo il numero di prigionieri a quattro per cella
- Permettere ai terroristi detenuti di studiare presso la Open University. Permettere ai terroristi di ottenere anche il diploma di maturità
- Miglioramento delle condizioni di vita quotidiana permettendo anche il dialogo tra tutti i terroristi detenuti
- Compensare i detenuti che non ricevono visite con telefonate ai propri famigliari
- Mettere fine alla politica di isolamento (per i terroristi più pericolosi)
- Rilascio dei terroristi malati o che versano in particolari condizioni
- Permettere ai terroristi detenuti di cucinare da soli
- Mantenere le celle aperte fino alle 22
Ora, come si può vedere le richieste avanzate da Barghouti, un terrorista condannato a cinque ergastoli, sono del tutto strumentali, persino offensive (la TV con 20 canali, l’aria condizionata ecc. ecc) quando non generaliste e fatte apposta per fuorviare (cosa vuol dire chiedere genericamente di migliorare i diritti di visita o migliorare il trasporto dei detenuti?). In qualsiasi nazione del mondo un terrorista pluriomicida non si sognerebbe mai di avanzare tali ridicole richieste e se lo facesse come minimo sarebbe deriso. Ma questo non vale per il terrorista Barghouti, eletto a icona del terrorismo palestinese. Per gli odiatori è del tutto normale che terroristi assassini di bambini (tra coloro che fanno il quasi sciopero della fame ci sono anche i cugini Awad che massacrarono nel sonno la famiglia Fogel) vogliano l’aria condizionata, la televisione con 20 canali ecc. ecc. Ma stiamo scherzando?
Ora Barghouti minaccia addirittura lo sciopero della sete se le sue richieste non saranno esaudite. Le autorità israeliane stanno pensando a come installare un distributore di acqua gasata nel bagno della prigione così da permettere a Barghouti di bere lontano da occhi indiscreti.