Una parte dei 3,8 miliardi di dollari che gli USA destinano annualmente alla difesa di Israele potrebbero essere deviati a progetti umanitari per Gaza.

A sostenerlo è stato Bernie Sanders, uno dei candidati democratici alle presidenziali USA durante la conferenza annuale organizzata da J Street, un gruppo americano liberale che si dichiara “pro-Israele” ma che in più di una occasione ha preso posizioni fortemente anti-israeliane.

Il senatore del Vermont ha promesso che, nel caso venga eletto alla presidenza degli Stati Uniti, userebbe i 3,8 miliardi di dollari destinati ogni anno alla difesa di Israele per “costringere” Israele a fermare gli insediamenti e trattare con i palestinesi.

«Sono molti soldi» ha detto Sanders «e non possiamo darli fornendo carta bianca al governo israeliano, o comunque a nessun governo. Abbiamo il diritto di chiedere il rispetto dei diritti umani e della democrazia».

«La mia soluzione per Israele è: se vuoi un aiuto militare dovrai cambiare radicalmente il tuo rapporto con il popolo di Gaza» ha poi continuato il candidato democratico.

«Direi che una parte dei 3,8 miliardi di dollari dovrebbero essere destinati proprio ora agli aiuti umanitari a Gaza» ha proposto Bernie Sanders.

Sanders afferma che «ciò che sta accadendo a Gaza in questo momento, ad esempio, è assolutamente disumano. È inaccettabile. È insostenibile».

Il candidato democratico alla presidenza USA di recente si è concentrato proprio sulla situazione di Gaza incolpando (naturalmente) Israele per la tragica situazione in cui versa la Striscia.

Peccato che dimentichi che Gaza non è un territorio democratico, che è governato da una dittatura (quella di Hamas) che di recente si è alleata con l’Iran e che per mesi ha continuato a sparare missili sui civili israeliani e che, nonostante tutto questo, l’unico paese che permette agli aiuti umanitari di entrare a Gaza è proprio Israele.

Bernie Sanders dimentica poi (o fa finta di dimenticare) che la comunità internazionale ha destinato alla Striscia di Gaza decine di miliardi di dollari che sono finiti regolarmente nelle casse di Hamas senza che venissero usati per aumentare il benessere per la popolazione, anzi, oltre a gonfiare i conti correnti dei boss di Hamas sono serviti per comprare proprio quei missili che oggi minacciano Israele.

Per altro, sia il Qatar che l’Iran versano mensilmente enormi cifre di denaro che ufficialmente sarebbero destinate allo sviluppo di Gaza ma che, come sempre, finiscono per alimentare i lussi dei capi di Hamas o nell’acquisto di armi.

Ma la cosa che più di tutto fa infuriare è che Bernie Sanders è un ebreo, uno di quelli che però odia gli ebrei, e che ancora una volta il palcoscenico di J Street si è prestato a questo squallido show. Ed è tutta gente che si definisce “amica di Israele”.