Parliamoci chiaro, siamo l’obiettivo perfetto per il terrorismo islamico. A pochi mesi dalla strage di Nizza, dopo una lunga serie di allarmi in cui si avvisava che il terrorismo islamico avrebbe colpito per Natale nei luoghi a noi più cari, in luoghi affollati e in luoghi di culto, ieri sera un terrorista qualsiasi ha potuto colpire usando l’ormai tristemente famoso “metodo palestinese” senza che a guardia di quel mercatino di Berlino ci fossero un minimo di misure di sicurezza.

E’ come se Nizza fosse stato uno scherzo, come se gli attentati di Parigi e di Bruxelles non fossero mai avvenuti, come se il terrorismo nel nome di Allah facesse ormai parte delle nostre vite. Continuiamo a indignarci per poche ore e poi torniamo ad accoglierli come se niente fosse. Prego, accomodatevi, in Europa c’è posto per tutti e se ci ammazzate state tranquilli, tra qualche giorno non ce ne ricorderemo più nel nome della pace universale e dell’accoglienza, nel nome di quel polically correct che ormai è l’arma più potente nelle mani dei terroristi islamici.

Ma quando la finiremo? Quando finiremo di fare la parte degli agnelli sacrificali da immolare ad Allah? Quando la finiremo con il politicamente corretto che ci impedisce di urlare contro una religione che ha fatto della violenza il suo unico mezzo di dissuasione e di proselitismo? Quando la finiremo di aprire le porte delle nostre case a questi assassini? Quando apriremo gli occhi e capiremo che l’Islam non è una religione di pace, che è il nemico e che sta mettendo in pericolo il futuro dei nostri figli?

Ma guardatevi intorno, lo vedete che dove ci sono loro c’è solo morte e distruzione? Nessuna forma di sviluppo, nessun progresso tecnologico, nessuna visione futura che non sia legata all’oscurantismo islamico. Negli ultimi secoli l’unica cosa che hanno inventato sono nuovi metodi per ucciderci, nuovi sistemi per compiere attentati e crudeltà. Sono capaci solo di istigare odio e violenze. E noi cosa facciamo? Li accogliamo a braccia aperte. Non li facciamo nemmeno combattere per conquistarci, ci arrendiamo e basta. Anzi, li aiutiamo con il nostro politicamente corretto che nei fatti li assolve da tutti i crimini. Abbiamo accettato che cancellassero e riscrivessero con la loro narrativa millenni di storia senza battere ciglio, li abbiamo addirittura messi a capo degli organismi ONU che trattano di Diritti Umani, loro che sui nostri Diritti Umani ci sputano continuamente e che hanno redatto una Dichiarazione Islamica dei Diritti Umani che non solo è antitetica alla nostra, mette la Sharia e Allah sopra a tutto e a tutti.

Ma si, accusateci di islamofobia, avete ragione. Noi abbiamo paura dell’Islam, ne abbiamo paura perché vediamo con chiarezza il pericolo che rappresenta per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, abbiamo paura di questa passività dell’occidente di fronte alla minaccia più grande della storia, abbiamo paura della indifferenza di fronte alle immani stragi compiute nel nome di Allah, abbiamo paura di questa tendenza occidentale a dimenticare e a passare oltre. Ieri sera Berlino, oggi a chi tocca? Avanti, c’è posto, venite pure. Gli agnelli sacrificali da immolare ad Allah sono pronti.

Di Franco Londei