Ieri la commissione elettorale della Giordania ha reso noti i risultati (ai quali manca comunque l’ufficialità che arriverà la prossima settimana) delle elezioni parlamentari tenutesi nel Regno Hashemita martedì scorso.
La prima cosa che salta all’occhio è il ritorno della Fratellanza Musulmana in Parlamento. Il Brotherhood’s Islamic Action Front (IAF) dovrebbe aver ottenuto 16 seggi sui 130 disponibili. Nelle due precedenti elezioni tenutesi nel 2010 e nel 2013 la Fratellanza Musulmana non aveva partecipato a causa della decisione di boicottarle quindi non è possibile fare un raffronto, ma certamente i Fratelli Musulmani si aspettavano molto di più tanto che ieri sera circolavano voci di una accusa da parte del Brotherhood’s Islamic Action Front di irregolarità.
La minoranza cristiana ha ottenuto nove seggi mentre le altre minoranze (circassi e ceceni) hanno ottenuto tre seggi ciascuno. Interessante il dato delle donne elette, in totale 21, oltre la soglia minima prevista per legge che è di 15.
Da notare la scarsa affluenza alle urne. Hanno votato solo il 36% degli aventi Diritto che è il dato più basso della storia delle elezioni in Giordania.
Redazione