Gerusalemme non può essere ostaggio dell’estremismo islamico

20 Aprile 2022

Generalmente sono poco propenso ad entrare nelle vicende religiose. Per esperienza ho appreso che lo scivolone è sempre dietro l’angolo.

Tuttavia per Gerusalemme mi sento di fare una eccezione, non fosse altro che per il fatto che è sacra a tutte e tre le religioni monoteiste anche se per ragioni decisamente diverse ma a decidere chi entra e chi esce dalla città santa vogliono essere solo i musulmani.

Questo fatto che gli ebrei o i cristiani non possono andare liberamente nella città vecchia oppure al Monte del Tempio mi lascia estremamente interdetto perché è una enorme mancanza di rispetto da parte musulmana, che oltretutto per quanto riguarda il Monte del Tempio sono persino gli usurpatori dato che la moschea di al-Aqsa sorge dove prima sorgeva il Tempio di HaShem, sacro agli ebrei e ai cristiani e del quale rimane solo il Muro del Pianto.

Ma quello che secondo me è del tutto incomprensibile è che Gerusalemme, cioè la capitale di Israele, debba sempre essere sempre ostaggio degli estremisti islamici che ne rivendicano il controllo e vorrebbero decidere chi far passare e chi no.

Nell’accordo di pace tra Israele e Giordania vi è una clausola la quale prevede che sia proprio la Giordania a dover vegliare sul complesso di al-Aqsa affinché ai musulmani non venga precluso l’ingresso nella moschea. Ma quell’accordo non prevede che l’intero monte del Tempio sia appannaggio esclusivo dei musulmani.

Eppure di fatto è così. E quando ebrei o cristiani decidono di andare sul monte del Tempio a pregare o semplicemente per una gita di piacere, dato che siamo nella capitale di Israele, succede il finimondo.

Per esempio, oggi un gruppo di ebrei avrebbe voluto recarsi nella Città Vecchia per una manifestazione simbolica, ma non gli è permesso a causa delle minacce arabe. Hamas ha persino minacciato una guerra.

Nei giorni scorsi gli arabi hanno attaccato autobus e macchine di ebrei e di cristiani che volevano recarsi al Monte del Tempio per la Pasqua ebraica e per la Pasqua cristiana, impedendo in molti casi ai fedeli di andare a pregare nei loro luoghi di culto.

Di fatto Gerusalemme è stata trasformata dagli arabi in un campo di battaglia e presa in ostaggio in quanto secondo loro l’Islam viene prima delle altre religioni, pena una guerra, attentati e attacchi ai fedeli.

E quando la polizia israeliana ha giustamente represso gli attacchi islamici contro i fedeli ebrei e cristiani, tutto il mondo musulmano si è sollevato, compresi quei paesi più “moderni” che solo pochi mesi fa avevano firmato gli Accordi di Abramo.

È ora di finirla con la storia che Gerusalemme deve essere ostaggio dell’estremismo islamico e soprattutto appannàggio esclusivo dell’Islam. Stiamo parlando della capitale di Israele, non di una città qualsiasi.

Franco Londei

Esperto di Diritti Umani, Diritto internazionale e cooperazione allo sviluppo. Per molti anni ha seguito gli italiani incarcerati o sequestrati all’estero. Fondatore di Rights Reporter

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