Gerusalemme, Redazione RR – Nella notte appena passata l’esercito israeliano ha colpito diversi obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza come risposta agli attacchi missilistici delle scorse ore contro civili israeliani.
In quello che è stato il più massiccio attacco dal 2021 l’IDF ha colpito una postazione militare nel centro di Gaza e un complesso di tunnel che fungevano da deposito per «sostanze chimiche grezze» utilizzate per la costruzione dei razzi.
Il portavoce dell’IDF ha detto che è stato inflitto un durissimo colpo alla produzione di razzi da parte di Hamas.
Missili antiaerei contro i jet israeliani
Per la seconda volta in una settimana Hamas ha preso di mira i jet israeliani con missili antiaerei di produzione russa. I missili antiaerei sarebbero gli Strela-2 di produzione sovietica, del tutto inefficaci contro gli aerei israeliani, un po’ più pericolosi per gli elicotteri.
Lo Shin Bet sta cercando di verificare come Hamas sia venuto in possesso dei missili Strela-2 e di quanti ne dispone.
Lo Strela-2 è un sistema a spalla che tuttavia potrebbe essere pericoloso per gli aerei civili non dotati di contromisure. Per questo l’intelligence israeliana vuole andare fino in fondo per capirne la provenienza.
Il secondo raid
Intorno alle due di notte l’IDF ha condotto un secondo raid aereo contro quella che viene definita la base delle forze di difesa aerea di Hamas da dove erano partiti i missili antiaerei.
Subito dopo Hamas ha lanciato un razzo contro Israele che però è caduto nel territorio della Striscia di Gaza. La successiva entrata in funzione di Iron Dome sembrerebbe essere legata a degli spari che hanno attivato il sistema di difesa e non, come detto inizialmente dall’IDF, al lancio di missili da parte di Hamas.
Quello della notte scorsa è stato l’attacco più massiccio e complesso dalla guerra di dieci giorni del maggio 2021 ed è un chiaro messaggio che il governo israeliano ha voluto lanciare ad Hamas affinché non inizi un nuovo ciclo di lanci di missili contro i civili israeliani.