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Rights Reporter > Editoriali > Gli USA riapplicano le sanzioni all’Iran ma è la Turchia il vero pericolo
Editoriali

Gli USA riapplicano le sanzioni all’Iran ma è la Turchia il vero pericolo

By Franco Londei Published 20 Settembre 2020
4 Min Read
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Ieri (sabato) gli Stati Uniti hanno proclamato unilateralmente che le sanzioni Onu contro l’Iran sono tornate in vigore e hanno promesso di punire duramente chi le viola.

Bisogna tuttavia precisare che solo gli Stati Uniti applicano le sanzioni a Teheran anche se la minaccia di negare l’accesso al sistema finanziario e ai mercati statunitensi a chi viola tali sanzioni appare concreta e formidabile.

Francia, Gran Bretagna e Germania hanno inviato una lettera congiunta al Consiglio di Sicurezza dell’Onu nella quale si afferma senza tanti giri di parole che la decisione americana è illegale.

Ora, legale oppure no, Trump ha già dimostrato in passato di non curarsi dei “dettagli” per cui è plausibile che in vista della Assemblea Generale delle Nazioni Unite che si terrà a ottobre e delle successive elezioni presidenziali americane, decida qualche mossa ad effetto contro l’Iran.

Bene, Teheran è senza dubbio pericolosa e temibile, minaccia continuamente di distruggere Israele e comanda da remoto un apparato militare e terroristico di tutto rispetto. Ma è veramente il nemico più temibile sia per Israele che per il mondo occidentale?

Certo, hanno il controllo su Hezbollah che ha migliaia di missili, ma hanno un esercito scalcinato e senza armi, una aviazione praticamente inesistente e una marina che a malapena controlla le coste iraniane.

L’unico apparato degno di essere considerato pericoloso è quello dei Guardiani della Rivoluzione Islamica, ma anche quello comincia ad avere i suoi limiti e proprio gli americani hanno dimostrato di poterlo colpire come e quando vogliono.

Diverso il discorso se andiamo a parlare di Turchia. I turchi hanno la stessa veemenza religiosa degli iraniani, anche se dalla parte sunnita. Hanno lo stesso odio per Israele, anche se non dichiarano apertamente di volerlo distruggere. Come l’Iran hanno forti legami con gruppi terroristici (Hamas e ISIS). La differenza la fa l’apparato militare.

L’apparato militare turco, a differenza di quello iraniano, è formidabile. Un esercito molto ben armato e giudicato il secondo più numeroso della NATO con 350.000 effettivi e circa 500.000 riservisti. Una aviazione che può godere di tutte le nuove armi e tecnologie in dotazione alla NATO, fatta eccezione per gli F-35. Una marina che non ha nulla da invidiare alle più moderne marine del mondo e che si appresta a dotarsi della prima portaerei leggera.

Ora, è più temibile l’Iran scalcinato degli Ayatollah, oppure è più temibile quella formidabile macchina da guerra che è la Turchia del Califfo Erdogan, capo della Fratellanza Musulmana?

Invece di concentrarsi solo sull’Iran, senza dubbio pericoloso, la Casa Bianca non farebbe bene a guardare a quello che sta facendo “l’alleato” turco?

Erdogan ha un piano, anzi, ne ha diversi e tutti prevedono di spazzare via Israele e di creare un califfato globale.

Senza lasciar perdere Teheran e i suoi piani distruttivi e pericolosi, è arrivato il momento di fare i conti con quello che è il pericolo più temibile sia per Israele che per l’occidente: la Turchia di Erdogan. Ed è meglio farlo subito perché il califfo turco corre e corre forte.

TAGGED: iran, israele, sanzioni iran, trump, turchia

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