#StopHamas è l’hastag usato su twitter lanciato dalle IDF, dal ministero degli esteri e da chi vuol denunciare le attività terroristiche provenienti dalla Striscia di Gaza durante tutta questa settimana.

Le IDF hanno fatto un elenco con numeri impressionanti circa le attività dei terroristi, con la complicità della popolazione, nutrita dalla propaganda anti-israeliana. In un anno (cade in questi giorni l’anniversario della cosiddetta “marcia di ritorno” organizzata da Hamas) ecco i numeri, che si possono trovare nella pagina delle IDF:

  • 1233 missili e razzi lanciati da Gaza;

  • 1963 incendi appiccati;

  • 8648 acri bruciati con danni alla fauna e all’agricoltura;

  • 94 ordigni esplosivi;

  • 689 infiltrazioni in territorio israeliano;

  • 600 bombe incendiarie lanciate soprattutto verso i soldati.

Da lunedì, ogni giorno, si sono alternati lanci di razzi a violenti disordini ma non solo: le IDF hanno pubblicato un dossier, scaricabile dal suo sito, dove fa un rapporto sulle attività di Hamas e le misure prese per prevenire o neutralizzare le minacce.

Dalla fine del 2017 sono stati neutralizzati 17 tunnel, compreso uno nei pressi del valico di Karem Shalom.

Tra il 2015 e il 2017 ci sono stati oltre 40 attacchi armati verso i civili, i soldati e le infrastrutture residenziali e militari sempre nella zona del confine, dove abitano circa 70.000 cittadini israeliani.

La linea di confine con Gaza è ben controllata e fortificata con barriere di acciaio alte tre metri lungo tutto il confine che contengono anche vari sensori, video-camere e sistemi di allarme che segnalano la presenza di intrusi.

E dove non arriva la tecnologia più avanzata ci sono le pattuglie di soldati con equipaggiamento completo mezzi blindati che monitorano costantemente la zona, mentre la barriera marittima è stata completata a fine 2018 per proteggere anche le infrastrutture di gas e le raffinerie.

Le IDF in pratica fanno da barriera tra i terroristi e la popolazione civile passando al contrattacco con l’aviazione che colpisce gli obbiettivi suggeriti dall’intelligence, secondo il detto “Hamas targets civilians, we target terror”.

Ma nonostante questi problemi e la costante minaccia terroristica, la vita continua nel paese. Anche per le IDF visto che un contingente di 12 caccia F-16 con piloti personale di terra sono in questi giorni in Grecia per l’esercitazione Iniochos 2019 in compagnia delle forze aeree americane, italiane, emiratine e cipriote oltre a quelle greche. Il modo migliore per tenersi in allenamento, studiare nuove tecniche e dimostrare a nemici così subdoli che può operare su più fronti.