Oggi probabilmente si decise il destino di Gaza. Tutto è pronto per dare il via a quelle che Hamas ha chiamato “le proteste di massa più grandi di sempre” in occasione del compleanno della “marcia del ritorno”.

Israele ha ammonito che non verranno in alcuno modo tollerate violenze e che l’IDF è pronto a intervenire con ogni mezzo in caso di manifestazioni violente.

Secondo una radio locale di Gaza il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, sarebbe già arrivato sul posto anche se nessuno lo ha visto.

Una delegazione egiziana che doveva trattare una tregua tra Israele e Hamas prima dell’inizio delle manifestazioni, è tornata mestamente in Egitto

Intanto i manifestanti hanno iniziato sin da questa notte a lanciare palloni incendiari verso il territorio israeliano. Questa mattina l’IDF ha fermato due palestinesi che erano riusciti a superare la barriera di confine. Erano armati di coltello e si stavano dirigendo verso un Kibbutz della zona.

La Jihad Islamica ha fatto sapere che se Israele dovesse reagire alle manifestazioni scatenerà l’inferno contro Israele.

La situazione è molto tesa e delicata. Israele non può permettere ai manifestanti di avvicinarsi alla recinzione di confine, ma è prevedibile che molti di loro lo faranno per provocare la risposta israeliana.

Il portavoce in lingua araba dell’IDF, Avichay Adraee, ha pubblicato un Twitt nel quale ammonisce i palestinesi a non commettere atti violenti. “Pensateci bene prima di usare violenza e terrore. Israele è determinato a difendere i suoi cittadini e la sua sovranità” ha scritto su Twitter.