Hezbollah e Iran alla conquista del Golan. La strategia iraniana

12 Febbraio 2015

Secondo l’Osservatorio per i Diritti Umani in Siria, miliziani di Hezbollah aiutati da militari iraniani avrebbero lanciato una potente controffensiva volta a riconquistare le Alture del Golan dopo che le stesse erano state conquistate in parte da Al Nusra e dall’Esercito Libero Siriano.

Stando a quanto riferisce il Direttore dell’Osservatorio per i Diritti Umani in Siria, Rami Abdurrahman, la battaglia per la riconquista delle Alture del Golan sarebbe affidata a truppe scelte di Hezbollah affiancate dai pasdaran iraniani. Media siriani e libanesi sostengono che Hezbollah avrebbe riconquistato la città di Deir al-Adas, il villaggio di Deir Maker oltre alle aree di Tal al-Arous e Tal al-Sarjeh. Queste notizie vengono in parte smentite dal portavoce dell’Esercito Siriano Libero, il Gen. Ibrahim Jbawi, che invece sostiene di aver respinto la controffensiva di Hezbollah e che almeno 200 miliziani libanesi sono stati uccisi. Anche una decina di carri armati sarebbero andati distrutti.

La strategia iraniana e di Hezbollah

A parte i dettagli e le informazioni confuse, a seconda di chi le dirami, quello che appare chiaro è la strategia di Hezbollah e di conseguenza quella dell’Iran: posizionarsi stabilmente nelle Alture del Golan per avere un trampolino di lancio privilegiato ed esente dai vincoli della risoluzione 1701 (attuata in Libano) per attacchi contro il territorio israeliano. Lo pensano anche i vertici militari israeliani che hanno ulteriormente potenziato il dispositivo militare sia lungo il confine con il Libano che sulle alture del Golan dove sono stati posizionati decine di carri armati. L’intelligence militare monitora costantemente gli sviluppi dei combattimenti sul versante siriano anche se per il momento si esclude un qualsiasi intervento per impedire a Hezbollah di stabilirsi in pianta stabile sul Golan.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.

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