Una accoglienza da eroe quella riservata ieri al capo di Hamas, Ismail Haniyeh, nell’agglomerato urbano palestinese di Sidone, in Libano.
Il leader dei terroristi che tengono in ostaggio la Striscia di Gaza è stato portato in trionfo in mezzo alla folla urlante alla quale ha promesso «missili su Tel Aviv».
Ismail Haniyeh è il primo leader di Hamas ad andare in Libano dopo 27 anni e il suo viaggio nella terra dei cedri è volto unicamente a riunire le fazioni palestinesi e ad incontrare il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, con il quale decidere strategie comuni contro Israele.
Dall’incontro con i capi delle fazioni palestinesi ne è emerso un comunicato nel quale gli stessi palestinesi si impegnano a non interferire nelle questioni libanesi e dove si afferma che i “campi” sono un simbolo di stabilità.
Nulla si sa invece sull’incontro con i vertici di Hezbollah, nemmeno se c’è stato.
Le reazioni in Libano
Non proprio amichevoli le reazioni dei libanesi al viaggio di Ismail Haniyeh nel Paese dei Cedri. I social si sono riempiti di commenti del tipo “il Libano ha già abbastanza problemi per avere anche Hamas” oppure altri che lo invitavano a minacciare Israele da Gaza o dalla Cisgiordania. In molti hanno ricordato che i palestinesi in Libano sono solo ospiti e che se vogliono fare la guerra a Israele sarebbe più giusto farla da casa loro.
In ogni caso ai libanesi non piace la visita del capo di Hamas, non sembra “opportuna” tanto più se il capo terrorista palestinese viene in Libano per parlare di Guerra con Israele quando il Libano è in una situazione davvero spaventosa.