Teheran, Iran (Rights Reporter) – Oggi l’Iran informerà l’Agenzia Atomica Internazionale (AIEA) che a partire dalla data odierna riprenderanno le procedure per aumentare l’arricchimento dell’uranio. In sostanza è l’uscita dell’Iran dall’accordo sul nucleare iraniano (JCPOA) firmato il 14 luglio 2015.
La decisione iraniana è stata annunciata come conseguenza dell’uscita dal JCPOA degli Stati Uniti e come atto di “non fiducia” nei confronti degli Stati europei che a detta della Guida Suprema, Ali Khamenei, sta solo sfruttando l’Iran e comunque da sola non sarebbe in grado di garantire la prosecuzione degli accordi raggiunti con la firma del JCPOA in particolare quelli riguardanti le sanzioni economiche.
L’annuncio dato in pompa magna da Khamenei viene però ridimensionato dal portavoce dell’organizzazione iraniana per l’energia atomica, Behrouz Kamalvandi, che commentando le parole del leader supremo con l’agenzia di stampa iraniana ISNA ha parlato genericamente di «inizio della procedura per aumentare l’arricchimento dell’uranio in previsione della rottura del JCPOA» e non quindi di uscita dell’Iran dall’accordo. «Il leader (Khamenei) voleva solo dire che da oggi verranno accelerati alcuni processi legati alla nostra capacità di arricchimento dell’uranio per andare più veloci nel caso fosse necessario» ha detto Kamalvandi alla ISNA.
Le reazioni in Israele
Ufficialmente non ci sono ancora reazioni israeliane alle parole di Khamenei, ufficiosamente alcuni dirigenti della intelligence israeliana hanno detto che se realmente l’annuncio della Guida Suprema iraniana troverà conferma l’Iran tornerà ad essere un «legittimo target militare».
«Il programma nucleare iraniano unito al programma balistico implementato da Teheran sono una minaccia esistenziale per Israele e noi non permetteremo in nessun caso che in Iran raggiungano la capacità di produrre ordigni nucleari con cui minacciare Israele e il mondo intero» ha detto un anonimo funzionario della intelligence israeliana a RR.
Le minacce preventive iraniane
«Se il nemico ci colpirà una volta deve sapere che noi lo colpiremo dieci volte» ha detto Khamenei durante il discorso di ieri pronunciato in occasione del 29esimo anniversario della morte dell’Ayatollah Ruhollah Khomeini. «Non ci faremo condizionare dalle pressioni economiche, psicologiche e operative» ha detto il leader supremo iraniano rivolto all’Europa che secondo lui sta cercando di ingannare l’Iran proponendo un compromesso per cambiare in corsa il JCPOA e che vada incontro alle richieste americane. Domenica scorsa su Twitter Khamenei era tornato a dire che “Israele è un cancro che deve essere estirpato”.