Israele ed Emirati Arabi Uniti si sarebbero alleati per danneggiare la politica espansionista della Turchia in Medio Oriente, in Africa e persino in Europa.
A sostenerlo oggi è un editoriale a firma İbrahim Karagül pubblicato su YeniSafak, nel quale l’editorialista turco sostiene che Israele ed Emirati Arabi Uniti (EAU) sarebbero a capo di un progetto molto vasto che coinvolge anche Stati Uniti ed Europa, volto a isolare politicamente e militarmente la Turchia.
Assediare la Turchia significa assediare l’Islam
İbrahim Karagül, editorialista turco vicino a Erdogan

Così scrive İbrahim Karagül nel suo editoriale quando afferma che ci sarebbe un progetto diretto da Gerusalemme e Dubai volto ad isolare la Turchia. In questo contesto sarebbe nata la decisione degli Emirati di fare una esercitazione militare con la Grecia proprio mentre sempre nel Mediterraneo e nell’Egeo sono in corso manovre militari degli Stati Uniti, Israele ed EAU.
Lo scopo di tutto questo sarebbe proprio quello di assediare Erdogan. «L’assedio della Turchia da parte dell’Occidente significa l’assedio della regione musulmana…Sanno che se la Turchia crolla, la regione crollerà». Così scrive l’editorialista turco vicinissimo ad Erdogan.
Nel suo editoriale İbrahim Karagül rispolvera addirittura il finto Golpe del 2016, quello che ha poi permesso ad Erdogan di “ripulire” il paese dai suoi nemici. Ebbene, anche in quel caso dietro al “golpetto” ci sarebbero gli Emirati Arabi Uniti e l’omnipresente Israele.
Sempre Israele e gli Emirati Arabi Uniti sarebbero dietro l’ostilità dell’Arabia Saudita verso la Turchia. I buoni rapporti con il Principe ereditario Mohammad bin Salman (MBS) avrebbero condizionato la politica di Riad verso Ankara.
Ma sembra che i sauditi lo abbiano capito tanto che – secondo İbrahim Karagül – si sarebbero rivolti alla Turchia per comprare alcuni droni armati. Al “bravo” editorialista non è venuto minimamente in mente che nessuno oggi fornirebbe dei droni armati all’Arabia Saudita.
Insomma, dalle parti di Ankara si comincia a pensare che l’alleanza tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti non sia solo di tipo commerciale ma anche (e soprattutto) militare in configurazione anti-turca e anti Fratellanza Musulmana.
La fobia turca ha tuttavia un senso, in effetti più senso di una improvviso amore arabo per Israele. Non sono molto convinto che Gerusalemme abbia fatto le cose di cui lo accusa l’editorialista turco vicinissimo a Erdogan, specie sulla faccenda del golpe. Le accuse mi sembra molto strumentali e deliberatamene false. Più plausibile una alleanza di tipo strategico-militare.
Ed è proprio questo a “preoccuparmi”. Quel voler tirare dentro Israele ad ogni costo e contro ogni evidenza, per di più senza alcuna prova concreta, mi sembra tanto un voler cercare una “scusa buona” per promuovere ostilità militare contro Israele.
Erdogan lo fa sottotraccia da un po’, ma adesso che si muovono le “firme da 90” è il caso di seguire più da vicino la situazione.