La Palestina ha minacciato di interrompere “tutte le comunicazioni” con gli Stati Uniti a causa del rifiuto della Amministrazione Trump di certificare l’ufficio della OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) di Washington.
In un video diffuso ieri Saeb Erekat, segretario generale dell’OLP, ha dichiarato che «l’amministrazione palestinese interromperà qualsiasi comunicazione con gli Stati Uniti nel caso in cui l’OLP si veda rifiutare il rinnovo della licenza dell’ufficio di Washington».
«Abbiamo ricevuto il messaggio dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti il quale ci avvisava che il processo di approvazione della licenza dell’ufficio dell’OLP [a Washington] non sarà esteso in quanto la Palestina ha presentato appello alla Corte penale internazionale (ICC) per indagare sulle violazioni israeliane contro la Palestina» ha aggiunto Erekat.
Ora, se non fosse una cosa così seria si potrebbe pensare che il fatto che la Palestina minacci Trump e la sua Amministrazione di tagliare i ponti sia in effetti una cosa comica, in realtà è l’ennesima dimostrazione della prepotenza e dell’arroganza arabo-palestinese, una arroganza troppo spesso alimentata da comportamenti occidentali del tutto inappropriati e accondiscendenti anche quando l’Amministrazione Palestinese fomenta il terrorismo o ricompensa con generosi vitalizi le famiglie dei terroristi usando per di più denaro occidentale destinato a ben altro.
Nel caso specifico i palestinesi si sono fatti gioco delle leggi americane che prevedono sanzioni nel caso in cui la Palestina si rivolga a qualsiasi organismo internazionale per denunciare Israele o cittadini israeliani. Credendo che a loro tutto sia permesso (ci credono perché fino ad oggi è stato così, persino cambiare la storia), gli arabo-palestinesi non hanno semplicemente considerato le leggi dello stato che ospita i loro uffici e adesso non si capacitano del fatto che qualcuno li possa penalizzare.
E ora sarebbe il caso che l’Amministrazione Trump oltre che a chiudere gli uffici di una organizzazione criminale come l’OLP cominci anche a tagliare veramente gli aiuti finanziari alla Amministrazione Palestinese, almeno fino a quando non interrompono il sostegno alle famiglie dei terroristi e a fomentare odio.