Medio Oriente, Rights Reporter – Quello a cui stiamo assistendo oggi a Gerusalemme e in altre parti della Cisgiordania non è una sfida ai metal detector installati come misura di sicurezza dalle autorità israeliane all’entrata del Monte del Tempio, quella è solo una scusa, un pretesto. La sfida è alle leggi di uno Stato, quello di Israele, che non intende rispettare la legge di Allah e tutto quello che di violento si porta dietro.

«Gli ebrei che occupano la Palestina sono arrivati all’inferno» ha detto un imam prima della preghiera che si svolgeva alla Porta delle Tribù (Bab al-Asbat), per proseguire poi con minacce a chi non rispetta la legge di Allah, che è quella di avere totale libertà a uccidere gli infedeli e soprattutto di cacciarli dalle terre musulmane.

I terroristi islamici che la settimana scorsa hanno ucciso due poliziotti israeliani drusi, e quindi anch’essi musulmani, sono entrati nel complesso della moschea di Al Aqsa senza armi, le armi le hanno trovate dentro. Per questo motivo le autorità israeliane hanno installato i metal detector, cosa che per altro andava fatta da diverso tempo. Ma questo chiaramente non sta bene agli arabi che vogliono poter continuare a uccidere israeliani senza il problema e la seccatura dei metal detector. E’ la legge di Allah. Ma quegli ottusi di israeliani non ci stanno e si ostinano imperterriti a mettere la legge dello Stato, che prevede prima di tutto la sicurezza dei cittadini di qualsiasi religione, al di sopra delle legge di Allah. E’ questo che manda in bestia mezzo mondo musulmano (che accetta senza fiatare gli stessi metal detector alla Mecca), niente altro. Se a questo aggiungiamo che qualsiasi cosa faccia Israele viene comunque criticata, il cerchio si chiude.

Quello che sta avvenendo oggi a Gerusalemme non è quindi solo un attacco a Israele che legittimamente prende iniziative a salvaguardia della sicurezza di tutti i suoi cittadini (compresi i musulmani) ma è l’attacco a uno Stato che ha l’ardire di andare contro la legge di Allah anteponendo ad essa la legge dello Stato. Prendetene nota perché quello che vedete oggi a Gerusalemme lo vedrete presto anche nelle strade europee, perché il concetto non vale solo per Israele (anche se lo Stato Ebraico occupa un posto d’onore nell’odio islamico) ma vale per chiunque in qualsiasi parte del mondo si opponga alla legge di Allah.