nigeria-stato-di-borno-ragazze-rapite-boko-haramA differenza di quanto affermato l’altro ieri dal Governo nigeriano, la maggior parte delle ragazze rapite dai terroristi islamici di Boko Haram sarebbe ancora nelle mani degli estremisti islamici. A dirlo è la sig.ra Asabe Aliyu Kwarmbula poi affiancata da Governatore dello Stato di Borno.

La notizia della liberazione di 80 ragazze era stata data con una certa enfasi dal portavoce dell’esercito nigeriano citando proprio la sig.ra Asabe Aliyu Kwarmbula come fonte della informazione.

In realtà al momento c’è molta confusione su quante siano le ragazze ancora in mano ai terroristi islamici di Boko Haram. All’inizio si era parlato di 200 ragazze rapite, poi il numero è stato ridimensionato a 129. L’altro ieri dopo l’annunciata liberazione (falsa) delle 80 ragazze si diceva che ancora erano otto le ragazze in mano agli estremisti islamici, ma anche in quel caso i conti non tornavano. La realtà sembra molto più tragica e a quanto dicono i genitori mancherebbero all’appello tutte le 129 ragazze.

Intanto montano le polemiche sulla mancata protezione alle studentesse. Già qualche settimana fa gli estremisti islamici di Boko Haram erano arrivati all’improvviso nella scuola delle ragazze rapite ordinando alle giovani studentesse di tornare a casa. Gli estremisti islamici non vogliono che le ragazze studino perché va contro la loro ideologia e contestano anche i metodi di istruzione definiti “troppo occidentali”. Dopo questo fatto la scuola aveva chiesto una protezione armata per le studentesse, richiesta del tutto ignorata dalle autorità nigeriane. Polemiche anche sui risultati della lotta al gruppo terrorista islamico di Boko Haram. Nel maggio del 2013 l’esercito nigeriano annunciò una grande offensiva contro i terroristi islamici ma quella “grande offesiva” non ha dato affatto i risultati previsti e auspicati.

Nel frattempo continuano anche i massacri di cristiani nel nord della Nigeria e si teme che in occasione della celebrazione della Pasqua cristiana gli attacchi si moltiplichino.

Scritto da Claudia Colombo