Altra tornata di colloqui sul nucleare iraniano, altro regalo a Teheran. Gli iraniani sono riusciti a prendere altro tempo che, a questo punto del loro programma, è di vitale importanza per superare la fatidica linea rossa oltre la quale non sarà più possibile fermarli.
Nei colloqui che si sono tenuti in questi giorni ad Almaty, in Kazakistan, non c’è stato alcun passo avanti e così, come sempre, il gruppo dei 5+1 ha deciso per l’ennesimo rinvio. Un’altra tornata di colloqui a livello informale si terrà il prossimo 18 marzo a Istanbul, in Turchia, per poi dare il via a nuovi colloqui ufficiali ancora ad Almaty i prossimi 5 e 6 aprile. Oltre un mese guadagnato dagli iraniani che nel frattempo potranno far partire a pieno regime le nuove centrifughe superveloci denominate IR-2m già installate nel sito di Natanz.
Un diplomatico europeo in regime di anonimato (ma siamo sicuri di sapere chi sia) ha dichiarato che sono stati fatti importanti passi avanti in quanto, secondo quanto riferisce a diversi media occidentali, si sarebbe raggiunto un accordo sulla diminuzione delle sanzioni all’Iran in cambio dello stop all’arricchimento dell’uranio nel sito di Fordo. Ora, il sito di Fordo da mesi viene sistematicamente smantellato, come dimostrano le riprese satellitari, e tutto il suo contenuto è stato spostato in un altro sito ancora non ben definito. Il vero sito di arricchimento è Natanz. Insomma, siamo di fronte all’ennesima farsa messa in piedi dal regime iraniano con la complicità di importanti personaggi occidentali tra i quali l’immancabile Catherine Ashton.
L’impressione è che si voglia arrivare a tirare talmente tanto la corda da spingere Israele a intervenire da solo per poi poter accusare lo Stato Ebraico di aver attaccato l’Iran proprio mentre “si stavano raggiungendo importanti accordi”. Insomma, la solita storia.
Gerusalemme però non ci sta. Ieri il Premier israeliano, Binyamin Netanyahu, ha detto molto chiaramente che ci si sta muovendo velocemente verso un intervento militare e che il gruppo dei 5+1 non può far finta di non sapere che l’opzione armata è sempre più vicina. «Israele non permetterà in nessun caso che l’Iran si doti di armi nucleari» ha detto con molta chiarezza Netanyahu ieri sera.
Il 20 marzo il Presidente americano, Barack Obama, arriverà in visita ufficiale (la prima) in Israele e siamo convinti che cercherà di far passare l’idea dei “passi avanti” nelle trattative con l’Iran e della “necessità di perseguire la via diplomatica”. Sono 10 anni che si cerca di far passare questa linea e in tutto questo tempo il programma nucleare iraniano si è evoluto in maniera impressionante e l’Iran ha potuto imbastire una tela difensiva ed eventualmente di contrattacco molto complessa e pericolosa. Ora il tempo delle parole sembra davvero arrivato al termine, solo che i burocrati internazionali non hanno le palle per ammetterlo o per fare qualcosa di concreto per fermare Teheran e preferirebbero che un eventuale attacco alle centrali nucleari iraniane (non all’Iran) venisse condotto in maniera autonoma da Israele. E sia. Ma basta far finta di non saperlo o inventare stupidissime e ridicole scuse come quella detta ieri dal non tanto anonimo diplomatico europeo.
Noemi Cabitza
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