Odio genera odio senza via d’uscita. Lettera sull’antisemitismo

by 28 Ottobre 2018

L’antisemitismo della gente comune dei “bassifondi culturali”, come l’assassino di Pittsburgh, è trasversale nella nostra società come scrive Franco Londei nel suo ultimo articolo. Io che faccio un lavoro normalissimo conosco l’uomo medio che crede ai complotti e ai cosiddetti “poteri forti”.

C’è molta gente che crede che “i protocolli dei savi di Sion” sia autentico nonostante le smentite, oppure che, come nella Germania degli anni trenta, dietro tutte le guerre e il malessere sociale ci sia dietro un personaggio con il naso ad uncino e la stella di David, o che le camere a gas dei campi di sterminio nazisti sono una bufala e il terrorismo islamico non esiste. Queste e tante altre cose. Da destra a sinistra, ovvero dalla destra sociale ai centri sociali c’è un supporto verso gli arabo-palestinesi con tanto di bandiere e di condanna verso Israele.

L’assassino di Pittsburgh, che ricordiamo oltre ad aver ucciso ha profanato un luogo sacro nel momento in cui veniva Presentato un neonato, era iscritto ad un noto social dove la censura non esiste, Gab. Politicamente scorretto ma con immagini e offese sugli ebrei degne della propaganda di Goebbels. Se non metti dei paletti o qualche regola il politicamente scorretto può avere effetti collaterali indesiderati.

Anche Twitter non scherza con alcuni profili che orgogliosamente mettono in evidenza il numero 1488 (14 “We must secure the existence of our people and a future for white children” – dobbiamo assicurare l’esistenza della nostra gente e un futuro per i bambini bianchi, 88 sta per HH ovvero Heil Hitler) del partito nazista americano.

Le persone che conosco e odiano gli ebrei perché “hanno i soldi”, o vivono quasi ai margini della società oppure sono inseriti bene ma pieni di ideologia, leoni da tastiera sui social, sono pieni di rancore verso il prossimo che ha un po’ più di serenità, non si impegnano a migliorare la loro situazione ma aspettano che qualcuno lo faccia per loro.

Non mi stupisce se qualcuno esulta per la strage di Pittsburgh oppure parla di messa in scena. In Italia abbiamo un partito al governo che ha fatto del complottismo il suo cavallo di battaglia, approfittando della crisi finanziaria del 2008, mentre in America i Democratici, privi di un programma politico, strumentalizzano la strage di ieri per dare la colpa al loro rivale per il (presunto) clima di odio che ha generato, senza pensare che in questi casi sarebbe più saggio rimanere in silenzio e pregare per le vittime. E l’odio genera altro odio senza via di uscita o soluzione.

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