Palestina: Abu Mazen snobbato dalla Lega Araba

29 Marzo 2015

E’ riuscito a infilarsi anche al vertice della Lega Araba di Sharm el Sheik convocato per discutere principalmente della crisi nello Yemen e della lotta allo Stato Islamico, il solito Abu Mazen che piange denaro e che cerca di far credere che la questione palestinese sia al centro del mondo. Ma questa volta gli arabi lo hanno ascoltato distrattamente, più distrattamente del solito.

Parlando al vertice della Lega Araba di fronte ai massimi capi di Stato ed Emiri del mondo arabo, Abu Mazen ha detto che pensa di cambiare i suoi rapporti con Israele soprattutto per quanto riguarda gli accordi della sicurezza. Si e poi lamentato del blocco del trasferimento dei fondi fiscali e ha annunciato, per l’ennesima volta, che presto in Palestina ci saranno libere elezioni. Applaudito molto distrattamente dai leader arabi, onestamente stanchi di questo omuncolo, ha ricevuto un paio di pacche sulle spalle come contentino e qualche dichiarazione di circostanza contro “l’occupazione israeliana”. Ma nulla di più, gli arabi adesso hanno altro a cui pensare che ai problemi dei palestinesi, per altro irrisolvibili se non partendo proprio dal cacciare Abu Mazen.

A pesare non sono solo le balle che da anni racconta Abu Mazen ma anche e soprattutto il Governo di Unità Nazionale palestinese con Hamas, ormai scaricato praticamente da tutti. Nessuno effettivamente sa per conto di chi parli Abu Mazen, se a titolo personale, per conto dei palestinesi o per conto del fantomatico Governo di Unità Nazionale. Probabilmente non lo sa nemmeno lui.

Le agenzie palestinesi minimizzano e riportano di “roboanti dichiarazioni dei leader arabi contro Israele”. In realtà si è trattato del punto più basso, in termini di attenzione, mai raggiunto da un leader palestinese durante un vertice della Lega Araba, praticamente snobbato da tutti e invitato per pura forma. E le “roboanti dichiarazioni” sono in realtà solo le solite affermazione proforma che un qualsiasi leader arabo non può esimersi dal fare. Povero Abu Mazen. Gli rimangono solo Kerry e la Mogherini.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sharon Levi

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