Rouhani minaccia la ripresa del programma nucleare iraniano

14 Luglio 2016

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Il Presidente iraniano, Hassan Rouhani, in occasione del primo anniversario degli accordi sul nucleare iraniano ha detto che se i Paesi occidentali, con un riferimento particolare agli Stati Uniti, non manterranno gli impegni presi un anno fa l’Iran potrebbe riattivare il suo programma nucleare.

La minaccia è arrivata attraverso un discorso fatto alla TV di stato iraniana nel quale Rouhani elencava i benefici ottenuti dall’Iran con l’accordo sul nucleare iraniano ma, ammoniva, che sebbene Teheran avesse rispettato tutti gli impegni altrettanto non avevano fatto i Paesi occidentali e in particolare per quanto riguarda grosse somme di denaro iraniana ancora sotto sequestro negli Stati Uniti dove la Corte Suprema ha stabilito che l’Iran deve pagare un risarcimento pari a due miliardi di dollari alle vittime del terrorismo di matrice iraniana e per questo ha congelato conti correnti per centinaia di milioni di dollari.

Rouhani ha definito l’accordo sul nucleare iraniano «un accordo ampiamente benefico per tutti» e ha detto che «sarebbe un peccato tornare indietro perché alcune parti non rispettano gli accordi presi» ma ha detto anche che se “alcune potenze” continueranno a non rispettare l’accordo l’Iran riprenderà il suo programma nucleare ed è in grado di farlo in poche settimane.

In realtà sul programma nucleare iraniano è uno scambio di accuse reciproche. In molti, compresi i servizi segreti tedeschi, sostengono che l’Iran prosegue segretamente il suo programma nucleare. E poi ci sono diverse interpretazioni sul programma balistico iraniano. Secondo alcuni Teheran non potrebbe implementare un programma balistico chiaramente offensivo, secondo gli Ayatollah si tratta invece di un programma difensivo e quindi rientrante negli accordi sul nucleare iraniano.

Ma il punto più controverso rimane quello dello svincolo dei conti correnti iraniani sequestrati nelle banche americane, un dettaglio sul quale il Governo americano non può intervenire in quanto c’è una sentenza di una corte americana a vietarlo e per quello non c’è accordo che tenga. Secondo gli iraniani invece il Governo americano potrebbe e dovrebbe fare qualcosa e usa la sentenza come una scusa per mantenere congelati centinaia di milioni di dollari iraniani.

Scritto da Shihab B.

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