La Siria si rivolge alle Nazioni Unite dopo l’ultimo presunto attacco israeliano avvenuto ieri nei pressi di Damasco su un deposito di armi presumibilmente destinato a Hezbollah e lo fa in modo letteralmente delirante.
Con una lettera inviata al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il Ministero degli Esteri siriano avverte l’ONU che «l’atteggiamento aggressivo di Israele porterà a una conflagrazione della regione e complicherà la situazione in Medio Oriente». Secondo il regime siriano Israele «fornisce sostegno ai gruppi terroristi islamici e perpetua l’occupazione delle terre arabe».
Già il fatto di sostenere che Israele appoggi gruppi terroristici islamici con lo scopo di occupare le terre arabe è di per se un ossimoro che solo la mente bacata di Assad poteva partorire, ammesso che il coniglio di Damasco possa ragionare con la propria testa e dire ciò che pensa visto che di fatto il suo Paese è sotto amministrazione controllata da parte di Teheran. Il tono della lettera inviata alle Nazioni Unite è quello tipico dei Pasdaran iraniani piuttosto che quello di un ufficio diplomatico. «I ripetuti attacchi israeliani sulla Siria non riusciranno a proteggere le organizzazioni terroristiche usate da Israele come suoi agenti, come ISIS e il Fronte Al-Nusra» c’è scritto ancora nella missiva consegnata alle Nazioni Unite. «Israele non riuscirà a distogliere l’esercito siriano dal realizzare risultati nella lotta contro il terrorismo in tutto il paese e in particolare nelle località Idlib e Quneitra» prosegue ancora la lettera prima di passare alle minacce. «Il governo siriano reitera il suo avvertimento a Israele ammonendo sulle gravi conseguenze di ulteriori attacchi e del continuo sostegno ai gruppi terroristici e lo ritiene responsabile di ogni conseguenza. Il Consiglio di Sicurezza deve condannare gli attacchi israeliani sulla Siria e prendere provvedimenti per fermare la sua aggressione» conclude la lettera.
Sorprende nella lettera del Ministero degli Esteri siriano il riferimento a Idlib essendo la città siriana a nord e lontanissima dalle aree di interesse israeliane, mentre ha un senso il riferimento a Quneitra visto che la città si trova a pochi Km dal Golan e l’intelligence israeliana teme che possa diventare una base permanente iraniana e degli Hezbollah libanesi e a Gerusalemme hanno detto più volte che non permetteranno agli iraniani di basarsi in pianta stabile in Siria, tanto meno a pochi Km dal confine con Israele.
La marionetta siriana esegue diligentemente gli ordini dei padroni iraniani e si va a lamentare alle Nazioni Unite nella recondita speranza di passare da vittima (forse memore delle tattiche palestinesi) mentre quello che sta avvenendo in Siria, di fatto una occupazione iraniana per procura, dovrebbe realmente preoccupare il mondo libero che però nicchia e fa finta di nulla aspettando il momento buono per fare quello che fa sempre, condannare Israele.