Siamo appena entrati nel quinto anno di guerra in Siria e un rapporto delle Nazioni Unite ci restituisce un quadro che chiamare drammatico è puro eufemismo. Ecco i numeri prodotti dall’Onu:
1 – quasi 220.000 morti
2 – 200 miliardi di danni economici
3 – 12,2 milioni di siriani hanno bisogno di assistenza
4 – un siriano su quattro vive sotto il tetto della povertà
5 – 3,6 milioni di persone sono fuggite dalla Siria nei paesi confinanti o in Europa
6 – 7,6 milioni di persone sono sfollati interni alla Siria
7 – l’aspettativa media di vita è crollata da quasi 80 anni che era prima del conflitto a 55 anni
Date solo una occhiata veloce a questi numeri, ragionateci un attimo sopra e dite se non sono numeri sui quali bisognerebbe scrivere e parlarne ogni giorno. Invece sembra che sia tutto nella norma. I “grandi media” si limitano a qualche trafiletto perché, diciamolo chiaro, la guerra in Siria non fa notizia nonostante le centinaia di migliaia di morti, i milioni di disperati in fuga e le immani distruzioni. Per non parlare poi delle conseguenze geopolitiche. E perché non fa notizia? Perché oggi quando si parla di Medio Oriente solo la Palestina fa notizia. Persino i Parlamenti nazionali dei vari Paesi europei parlano solo di Palestina mentre evitano accuratamente di parlare della tragedia siriana. Perché non si fanno interrogazioni parlamentari su quello che avviene in Siria ma se ne fanno per ogni mosca che spicca il volo in Palestina? Qualche idiota è arrivato persino a sostenere che quanto avviene in Siria e più in generale in Medio Oriente sia legato alla questione israelo-palestinese. La “questione delle questioni” l’hanno chiamata.
Ma vi rendete conto di quanto sia assurda questa storia? Ci si rende conto di quanto sia assolutamente menzognera? Nel 2015 c’è chi veramente può credere che la questione palestinese meriti di avere più attenzione di quella siriana o addirittura che ne sia la causa?
La verità è che c’è un sacco di malafede tra i cosiddetti “pacifisti” e tra gli pseudo difensori dei Diritti Umani. La Palestina rende molto, anche in termini di immagine, mentre la Siria non rende affatto e si rischia pure la vita a seguirla come si deve. Meglio quindi parlare solo ed esclusivamente di Palestina e dimenticarsi della Siria. Questa è la verità, l’unica verità incontestabile.
[glyphicon type=”user”] Scritto da Lila C. Ashuryan
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