Hezbollah porterà la guerra in Israele

5 Marzo 2016

hezbollah

Hezbollah non è più una forza difensiva ma offensiva e sarà il pericolo più immediato e letale per Israele. Ad affermarlo è un rapporto pubblicato giovedì dalla giornalista libanese Nour Samaha su Foreign Policy.

Secondo quanto riferisce Nour Samaha che cita una fonte anonima, i combattimenti in Siria hanno portato Hezbollah a sviluppare una sofisticata struttura di comando e controllo, compresi l’uso di moderne reti di comunicazione, l’uso di droni per la ricognizione e la capacità di mantenere per lungo tempo una linea di alimentazione e supporto ai combattenti in prima linea. Questo fa di Hezbollah una forza offensiva e non più solo una forza difensiva, una forza quindi in grado di attaccare Israele. A questo va aggiunto un arsenale di tutto rispetto che tra le altre cose annovera missili tattici balistici, missili Scud, gli iraniani Fateh-110 e i missili M-600 missili, una versione modificata del siriano Fateh-110. Fonti vicine ai terroristi libanesi hanno detto di ritenere che Hezbollah sia in grado di portare la guerra in territorio israeliano.

La tesi viene confermata da Jeffrey White, analista senior del Washington Institute for Near East Policy, il quale afferma che Hezbollah ha la capacità di utilizzare armi guidate in grado di colpire con precisione qualsiasi area in Israele compresi i centri di comando, gli aeroporti e i maggiori obiettivi commerciali. E torna in mente la minaccia lanciata solo pochi giorni fa dal leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, di provocare una ecatombe in Israele.

«Nella prossima guerra Hezbollah non rimarrà sul confine, gli insediamenti israeliani del nord non saranno protetti (da Hezbollah n.d.r.)» ha detto una fonte di Hezbollah a Nour Samaha. «Hezbollah porterà la guerra da loro (in Israele n.d.r.)» continua la fonte aggiungendo che la più grande preoccupazione di Israele è che una volta finito l’impegno di Hezbollah in Siria i terroristi libanesi si trasformino in una forza offensiva.

Israele non sottovaluta il rischio

I comandi militari israeliani sono mesi che dicono che per Israele il pericolo maggiore non è rappresentato né dall’ISIS né da Hamas ma che è rappresentato dai terroristi di Hezbollah, cioè il braccio armato di Teheran. L’intelligence israeliana è impegnata da mesi a studiare l’evoluzione della guerra in Siria e in particolare il pesante rafforzamento dei terroristi libanesi. Israele ha colpito più volte convogli di armi diretti proprio agli Hezbollah ma evidentemente molte armi sono riuscite a passare. La volontà di Hezbollah, dichiarata apertamente, di attaccare Israele non sembra però preoccupare la comunità internazionale distratta dallo Stato Islamico, per questo proprio in queste ore Israele sta compiendo uno sforzo diplomatico impressionante per portare la vicenda all’attenzione degli alleati americani e occidentali. La minaccia rappresentata dagli Hezbollah libanesi è seria e concreta ma sembra che il mondo non se ne accorga (o fa finta di nulla) per questo i comandi del IDF stanno preparando alcune azioni preventive volte a scongiurare un attacco a Israele. Per farlo Israele si muove su più direttive oltre a quella diplomatica, in particolare con la intelligence e con lo scambio di informazioni con i Paesi arabi che proprio pochi gironi fa hanno dichiarato Hezbollah un gruppo terroristico.

Una cosa è certa, la faccenda sta prendendo seriamente una brutta piega, il tutto nella totale indifferenza del mondo. Israele è minacciato concretamente da Hezbollah e dall’Iran che lo comanda. Altro che faccenda palestinese o Stato Islamico.

Scritto da Maurizia De Groot Vos

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