Come passano l’estate i bambini di Gaza? C’è lo dice un servizio della AFP che è riuscita a fotografare le attività in un campo estivo gestito dalla Jihad Islamica nel quale bambini di età compresa tra i 6 e 16 anni vengono addestrati con armi vere alle tecniche del terrorismo.

Il servizio della AFP è implacabile nel dimostrare come sin da piccoli i bambini palestinesi vengano non solo addestrati al terrorismo ma instradati all’odio verso Israele e verso gli infedeli. Nei campi estivi gestiti dalla Jihad Islamica e da Hamas, in molti casi finanziati con fondi europei, i bambini non giocano come dovrebbe avvenire in un normalissimo campo estivo, ma si addestrano alle tecniche militari. Per loro il gioco consiste nell’addestrarsi al rapimento di soldati israeliani (il gioco che sembra vada per la maggiore), a superare le barriere di filo spinato, a sparare con gli AK47 gentilmente donati dai solerti donatori internazionali, a saltare sul fuoco mentre tutto intorno ci sono esplosioni. E non mancano le lezioni di religione rigorosamente improntate all’odio verso gli infedeli. Le foto che vedete in slide show sono più che eloquenti.

Bene, e cosa dicono le ONG di tutto questo? Cosa dicono le varie Save the Chidren, sempre pronte a emettere rapporti fasulli su presunti abusi israeliani sui bambini palestinesi. Cosa ne pensa l’UNICEF che in merito a rapporti scandalosi non è secondo a nessuno? E Amnesty International? E Human Rights Watch? Cosa hanno da dire su questi che sono veri abusi, cosa ne dicono dei bambini soldato palestinesi? Nulla, non dicono nulla, anzi, in molti casi questi campi estivi sono finanziati proprio da loro.

Secondo l’inviato della AFP a Gaza, la Jihad Islamica e Hamas si aspettano migliaia di bambini ai quali verrà donato un fiammante AK47. Le uniche cose richieste per aderire a questa iniziativa “ricreativa e formativa” sono un’età di almeno sei anni, sesso maschile (ma si sta organizzando qualcosa anche per le bambine), odio verso Israele e soprattutto tanta voglia di violenza.

Sarah F.