Lo Shin Bet ha sventato un attacco terroristico organizzato da un cittadino arabo-israeliano affigliato allo Stato Islamico. Lo si apprende da una dichiarazione diffusa dallo stesso servizio segreto interno dello Stato Ebraico.

Enas Haj-Yahia

L’uomo arrestato si chiama Enas Haj-Yahia, un arabo-israeliano di 35 anni abitante a Tayibe il quale stava progettando un attacco contro i militari israeliani da effettuarsi su un autobus di Tel Aviv. L’arresto è avvenuto il 29 gennaio a seguito di una operazione congiunta della polizia israeliana e dello Shin Bet, ma solo ieri sera sono stati diffusi i dettagli dell’operazione.

Secondo il comunicato l’arresto del terrorista arabo è avvenuto a seguito di notizie di intelligence che lo indicavano come un affigliato allo Stato Islamico in contatto con elementi in Siria e in Iraq dai quali aveva appreso le istruzioni per costruire ordigni di vario tipo tra i quali anche ordigni biologici contenti tossine letali e chimici contenenti gas Sarin.

L’inchiesta ha svelato anche che il terrorista arabo stava cercando di formare una cellula ISIS all’interno di Israele per compiere attentati contro i civili israeliani e che il suo lavoro era a buon punto. Per questo l’inchiesta non si è fermata con l’arresto di Enas Haj-Yahia ma va avanti per identificare eventuali complici.

Si apprende poi che il terrorista arabo dopo aver giurato fedeltà al capo dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, aveva inizialmente chiesto di recarsi a combattere in Siria ma che gli era stato ordinato di rimanere in Israele per organizzare una cellula e per operare dall’interno dello Stato Ebraico individuando obiettivi da colpire e raccogliendo informazioni utili.

Il piano per l’attentato contro i militari israeliani che prevedeva di far saltare un autobus a Tel Aviv era già a buon punto quando lo Shin Bet ha deciso di intervenire anche a costo di bruciare le indagini sul resto della cellula.

Durante la perquisizione nella abitazione del terrorista arabo lo Shin Bet ha rinvenuto diverso materiale definito “utile alle indagini” tra il quale una guida per assemblare ordigni chimici e biologici e un manuale intitolato “guida dettagliata alla Jihad”.

Timori per attacchi chimico-biologici

L’arresto di Enas Haj-Yahia riporta in primo piano i timori per un possibile attacco chimico-biologico in Israele. Lo Stato Islamico attecchisce facilmente tra gli arabo-israeliani e l’insistenza con cui ISIS cerca di trasmettere informazioni atte a favorire questo tipo di attacco preoccupa non poco lo Shin Bet. Nessun allarmismo ma attenzione molto alta.

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