Negli anni scorsi ho avuto modo più volte di difendere le scelte di Benjamin Netanyahu e anche di criticarle come può fare un sincero amico di Israele.
Pur comprendendo le alleanze politiche del Likud con l’estrema destra al fine di arrivare a formare un governo, ammetto che il matrimonio con il partito Otzma Yehudit di Itamar Ben Gvir è un po’ troppo anche per un apolitico come me.
Non sto parlando dell’ormai famosa passeggiata sulla Monte del Tempio che ha provocato persino una convocazione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, è un suo diritto così come lo è di tutti gli ebrei. No, parlo di altro.
Per la precisione sto parlando di quanto successo nelle ultime ore con diversi importanti personaggi del partito Otzma Yehudit che hanno chiesto l’arresto dei leader dell’opposizione rei, a loro dire, di provocare una sorta di guerra civile.
Sto parlando dello stesso Ben Gvir che è arrivato a ordinare alla polizia di «iniziare a usare la mano pesante contro le proteste, arrestando anche coloro che bloccano le strade». La polizia si sarebbe rifiutata di obbedire.
Ora, spero che sia chiaro a tutti che Israele non è l’Iran. Spero che sia chiaro ai miei amici ebrei e in particolare agli israeliani di destra che in questi giorni si schierano – giustamente – con le proteste in Iran che non è ammissibile che in Israele ci sia qualcuno che voglia “copiare” i metodi degli Ayatollah.
Chi protesta in Israele ha tutto il diritto di farlo fino a quando lo fa pacificamente. Ha il diritto di farlo nei modi e con i metodi che ritiene giusti, sempre fino a quando non fa del male a nessuno.
Come Ben Gvir aveva tutto il diritto di andare sul Monte del Tempio, chi protesta contro l’intenzione del Governo di tarpare le ali alla Corte Suprema ha tutto il diritto di farlo. Questo perché Israele non è l’Iran, Israele non è né una teocrazia né una autocrazia, Israele è una democrazia.
Perché tutto questo è un [grosso] problema per Netanyahu? Perché l’estrema destra religiosa ci ha messo solo pochi giorni a mostrare la loro faccia peggiore ma lui non ne può fare a meno.
Poi non c’è da stupirci se il 60% degli israeliani (compresi molti della destra laica) temono per la democrazia o pensano che Netanyahu abbia svenduto donne ed ebrei laici pur di governare.