Cresce quotidianamente lo scontro verbale e lo scambio di minacce tra Israele e i terroristi di Hezbollah. Dopo l’uccisione del capo terrorista Samir Kuntar il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, aveva promesso di vendicarsi contro Israele e a Gerusalemme non hanno sottovalutato la minaccia.
Ad innalzare ulteriormente la tensione è arrivato nei giorni scorsi un altro raid israeliano in Siria nel quale sono stati distrutti missili di produzione russa destinati a Hezbollah. Così da circa una settimana l’IDF ha rafforzato la sua presenza al confine nord è ha deciso di posizionare una barriera di cemento lungo il confine con il Libano del sud controllato da Hezbollah. Fortificati anche diversi punti di controllo intorno ai villaggi della zona mentre agli agricoltori è stato proibito di lavorare nei pressi della barriera di confine.
Fitto scambio di minacce
Domenica scorsa il capo di stato maggiore dell’IDF, Generale Gadi Eisenkot, ha ammonito che qualsiasi attacco di Hezbollah comporterebbe una “rapida e decisa reazione di Israele con gravi conseguenze per il Libano”. Gli ha risposto a stretto giro di posta il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, che attraverso un discorso televisivo riportato e tradotto dal sito di notizie libanese Naharnet, ha detto che “la rappresaglia per l’assassinio di Samir Kuntar è inevitabile a prescindere dalle conseguenze” con un chiaro riferimento alle parole del Generale Gadi Eisenkot.
A Gerusalemme tutti gli analisti concordano sul fatto che non ci sia alcun dubbio che Hezbollah attaccherà, si tratta si capire quando lo farà. Fino a poco tempo fa i terroristi libanesi erano pesantemente impegnati nella guerra in Siria al fianco di Assad e dei pasdaran iraniani, ragion per cui era poco probabile un attacco a Israele, ora però sembra che con l’intervento russo e l’aumento delle forze iraniane sul terreno, Hezbollah si stia disimpegnando dal fronte siriano. Per questo motivo i timori di un attacco sul fronte nord sono fortemente aumentati e sempre per questo motivo l’IDF ha deciso un importante rafforzamento militare è il posizionamento di una barriera di cemento. «Siamo pronti per ogni sfida» ha detto il Generale Gadi Eisenkot «e siamo consapevoli di dover affrontare una realtà complessa e pericolosa. Ma Israele non si piegherà al terrorismo di Hezbollah».
Scritto da Sarah F.