Contrariamente a quanto affermavano ieri mattina fonti ufficiali iraniane, l’attacco portato con piccoli droni contro la centrale nucleare di Karaj, a nord-ovest di Teheran, nota come Karaj Agricultural and Medical Research Center, non sarebbe stato affatto sventato.
I media statali iraniani avevano sostenuto che l’attacco era fallito e che “non aveva lasciato vittime o danni e non era stato in grado di interrompere il programma nucleare iraniano”.
Invece, secondo fonti della dissidenza iraniana, l’attacco sarebbe perfettamente riuscito e avrebbe provocato ingenti danni.
Sebbene gli iraniani sostengano che il sito di Karaj venga utilizzato per scopi civili, indagini dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) hanno accertato che viene usato per il programma nucleare militare e per il programma balistico e quindi sottoposto a sanzioni da parte dell’Onu e dell’Unione Europea.
Secondo fonti non verificate l’attacco avrebbe colpito una fabbrica di componenti per le centrifughe usate per l’arricchimento dell’uranio.
Gli iraniani non hanno identificato chi c’è dietro l’attacco ma come sempre hanno accusato Israele.
Questo è solo l’ultimo di una serie di attacchi/incidenti che colpiscono il programma nucleare iraniano dei quali l’Iran accusa lo Stato Ebraico.
Il più clamoroso fu quello che lo scorso mese di aprile colpì l’impianto nucleare sotterraneo di Natanz. Una “misteriosa” esplosione danneggiò seriamente diverse centrifughe.
Solo pochi giorni fa un misterioso incidente aveva colpito la centrale nucleare di Bushehr.
Gli iraniani accusano Israele anche per l’uccisione di Mohsen Fakhrizadeh, capo del programma nucleare iraniano, ucciso lo scorso mese di novembre.
Se l’attacco con droni di ieri venisse confermato, sarebbe il primo [conosciuto] effettuato con velivoli in territorio iraniano, e sarebbe quindi un grosso [molto grosso] campanello d’allarme per gli Ayatollah.
Israele ha sempre affermato che non avrebbe mai permesso all’Iran di dotarsi di armi nucleari e che avrebbe usato qualsiasi mezzo per farlo. E questo a prescindere dal governo che lo Stato Ebraico avrebbe avuto.